In un post sul suo profilo facebook chiarisce la decisione, stempera le “preoccupazioni” della minoranza in Consiglio comunale e smentisce certe interpretazioni preoccupanti
Una fuga di notizie che innesca una polemica. È quanto sta accadendo a Pizzo appresa la notizia che si è dimesso il segretario comunale Carmelo Impusino: in settimana ha protocollato le dimissioni «irrevocabili».
L’opposizione avendo saputo la notizia in maniera indiretta, ha subito attaccato: «È grave – ha dichiarato Giusy Federico – che durante il Consiglio comunale non sia stato comunicato. Sembra che ci sia una volontà ad evitare il confronto su questioni importanti». Per la minoranza è l’ennesima dimostrazione di una mancanza di rispetto e di dialettica istituzionale come «il mancato riscontro alle interrogazioni». Come se non bastasse, sono iniziate voci, pettegolezzi ed illazioni, anche gravi.
A fugare dubbi ed insinuazioni è stato il diretto interessato. Carmelo Impusino, utilizzando il suo profilo facebook, ha spiegato in maniera dettagliata i motivi di questa decisioni con un post che riportiamo integralmente.

Nei giorni scorsi ho comunicato al Sindaco Sergio Pititto che entro fine anno lascerò l’incarico di Segretario Generale del Comune di Pizzo.
Avrei voluto annunciarlo personalmente al civico Consesso in occasione della prossima seduta consiliare, che vedrà la trattazione di proposte che lasceranno il segno nelle vite di tutti i cittadini, alle quali ho lavorato personalmente e delle quali sono stato promotore.
La notizia, invece, è stata anticipata oggi dalla Stampa, che ha parlato di “dimissioni”, istituto giuridico che non appartiene al mondo dei Segretari comunali, collegando l’accaduto ad altre circostanze non veritiere.
Chi, come Sergio Pititto ed i suoi Assessori e Consiglieri, mi hanno vissuto ogni giorno dal 23 giugno 2023, conosce perfettamente le motivazioni di natura personale che mi inducono a lasciare in questo momento della mia vita l’incarico. A tutti loro va pertanto il mio ringraziamento per aver compreso con altruismo ed affetto le ragioni di un saluto che non avrei mai voluto dare. A loro vanno anche le mie scuse per non aver potuto e non poter accogliere la richiesta accorata di restare, che da giorni si ripete incessantemente, ma si scontra con la volontà e la necessità di perseguire un amore ancor più grande e importante di quello che provo per il mio lavoro e per chi mi ha dato la possibilità di essere il Segretario Generale della Città più bella di Calabria.
Lascio al tempo giudicare i frutti di questi anni di attività lavorativa, ma è doveroso precisare che, contrariamente a quanto si legge tra le righe oggi in edicola, non sarei mai andato via per litigi, incomprensioni o divergenze con gli Amministratori, con i Funzionari e con i dipendenti dell’Ente, né per paure lavorative.
Laddove le criticità ci sono state, e non sono mancate ovviamente, le ho affrontate “ricucendo” e vedendo dall’altro lato la stessa voglia di ricostruire.
Quando le difficoltà sono state veramente ardue e sono sembrate insuperabili abbiamo reagito dimostrandoci realmente squadra, regalando al Comune di Pizzo nuove energie che hanno arricchito la macchina amministrativa di professionalità e competenze.
Dal primo settembre 2025 sono ben otto i Funzionari che lavorano spalla a spalla con il Segretario Generale di Pizzo, che ne seguono le indicazioni, che lo aiutano ad affrontare ogni problema, con la presenza costante dell’Amministrazione comunale e delle Forze dell’Ordine, sempre accanto dal primo giorno, sempre vicine, principale fonte di sicurezza e di tutela per il personale comunale e per gli Amministratori.
Rimango basito, pertanto, nel leggere che la mia partenza sarebbe legata alla recente presenza dei Carabinieri negli Uffici comunali: se fosse stato così avrei dovuto andarmene via, allora, il giorno stesso del mio arrivo, perché è da quel giorno che lo Stato mi è stato accanto in Comune tramite le forze dell’Ordine ed in particolare l’Arma dei Carabinieri, che mi ha consentito di sentirmi sicuro anche nella gestione di procedure delicate, complesse e pericolose, sempre al mio fianco in interventi che esulano da quello che ordinariamente sono le attività di competenza di un Segretario comunale.
Non corrisponde al vero, a dire il vero, l’intera circostanza che i Carabinieri nei giorni scorsi si siano recati in Comune per accertamenti o informazioni in merito alle recenti interdittive antimafia. Nessuna visita vi è stata e se vi fosse stata ci avrebbe trovati tutti sereni e felici di avere un supporto in più dallo Stato.
Se qualcosa non avesse funzionato nella gestione delle procedure avviate a fine estate, ad ogni modo, mi sarei sostituito personalmente agli uffici interessati ed avrei portato da solo l’attività a compimento per il superiore interesse pubblico, come ho sempre fatto nella mia vita lavorativa. Ciò non è stato necessario, perché l’Ufficio S.U.A.P. , sotto la guida dell’Arch. Marcello De Vita, si è mosso con tempestività ed assumendosi grandi responsabilità, con l’assistenza operativa e giuridica dell’Ufficio legale, del sottoscritto e del Comando di Polizia Locale.
Se solo la stesura dell’articolo fosse stata preceduta da una semplice telefonata, tutto questo avrei detto alla Stampa non senza un pizzico di orgoglio e di emozione, aggiungendo di essere onorato di aver lavorato per un’Amministrazione comunale che nella sua interezza, tra le file della maggioranza e quelle della minoranza, annovera persone integerrime e a cui mi legano sentimenti di affetto e di stima profondissimi, che consentono ogni giorno agli uffici di lavorare senza interferenze ed in piena autonomia e serenità.
Conserverò per il prossimo Consiglio comunale i miei ringraziamenti ed i miei saluti, ma una cosa possa dirla sin d’ora con assoluta certezza: non ci potrà essere mai nella mia carriera lavorativa un’altra Pizzo, capace di conquistarmi così tanto, e non sarà un addio.
Il futuro, se Diò vorrà, mi vedrà legato ancora alla Città e mi farà tornare a viverla e a spendermi per i suoi abitanti.