Il nuovo piano prevede una riorganizzazione complessiva: gli ospedali verranno accorpati in Aziende ospedaliere provinciali, che coordineranno le strutture hub e spoke dello stesso territorio
Roberto Occhiuto resta commissario per la sanità calabrese. La decisione è arrivata con il via libera del Consiglio dei ministri, che gli ha restituito anche il potere di firma per gestire il settore, dopo anni di commissariamenti alternati e gestione frammentata.
Il nuovo piano prevede una riorganizzazione complessiva: gli ospedali verranno accorpati in Aziende ospedaliere provinciali (Aop), che coordineranno le strutture hub e spoke dello stesso territorio. I primi poli saranno Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Alle Aop sarà affidato il compito di gestire l’assistenza territoriale, mentre le Aziende sanitarie provinciali (Asp) si concentreranno sulla medicina di base e sui servizi ambulatoriali.
La riforma punta a ridurre la frammentazione e migliorare l’efficienza del personale. I nuovi incarichi dirigenziali verranno assegnati con un processo di selezione previsto nelle prossime settimane. L’obiettivo è creare una rete ospedaliera più omogenea, capace di garantire continuità nelle cure e una gestione più snella delle risorse.
Occhiuto ha annunciato l’avvio di un piano di assunzioni per medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Dal 2025, la Calabria prevede di inserire circa 1.300 nuovi professionisti: «Serve riportare competenze e fiducia nel sistema – ha dichiarato Occhiuto – e dare stabilità a chi lavora nella sanità calabrese».
Il governatore ha ricordato che la riorganizzazione si inserisce in un percorso più ampio di rilancio del settore, che prevede anche un nuovo Piano di rientro. Il documento, in via di definizione con i ministeri dell’Economia e della Salute, dovrà consentire di migliorare la qualità dei servizi e ridurre i costi.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci sarà sabato a Catanzaro per un incontro con Occhiuto e il viceministro Wanda Ferro. Sarà l’occasione per discutere le prossime tappe della riforma e il potenziamento del personale.
Secondo il governo regionale, la nuova impostazione mira a «chiudere la stagione del commissariamento» e avviare una fase stabile per la sanità calabrese, basata su una gestione unitaria e su standard uniformi tra le province.










