Bilancio del mese di ottobre della questura reggina tra Daspo, ammonimenti, avvisi orali e misure di sicurezza, a tutela della convivenza civile e del decoro urbano
La questura di Reggio Calabria ha fatto il bilancio delle attività svolte nel mese di ottobre per quanto riguarda le manifestazioni di pericolosità sociale nelle sue varie declinazioni, nel quale emergono i provvedimenti di prevenzione, tra Daspo, ammonimenti, avvisi orali e misure di sicurezza, a tutela della convivenza civile e del decoro urbano.
In questo contesto sono stati emessi nove provvedimenti di “Daspo” per condotte antigiuridiche in ambito sportivo due dei quali con l’obbligo di firma per cinque anni; cinque provvedimenti di “ammonimento” nei confronti di soggetti che si sono resi autori di atti persecutori e violenza domestica; sei “avvisi orali”, due dei quali con ulteriori prescrizioni a carico di soggetti gravati da condanne definitive per delitti non colposi, intimando a tutti gli interessati di tenere una condotta conforme alla legge; due provvedimenti di “foglio di via obbligatorio” dal Comune di Polistena, nei confronti di altrettanti soggetti residenti a Reggio Calabria protagonisti di reati contro il patrimonio, inibendo di farvi ritorno per un periodo di due anni; due provvedimenti di “divieto di accesso ad aree urbane” (c.d. Dacur) per anni uno ciascuno, nei riguardi di altrettanti soggetti che, già sanzionati dagli organi accertatori, ne hanno violato l’ordine di allontanamento e si sono resi autori di condotte in pregiudizio del decoro urbano e della libera accessibilità dei luoghi.
Inoltre, sono state chieste alla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, quattro proposte per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nei confronti di altrettanti soggetti, portatori di pericolosità sociale generica e qualificata, quest’ultima con particolare riferimento a persone ritenute organiche a contesti associativi per la perpetrazione di reati contro il patrimonio.










