Sono accusati di “peculato”, “falsità ideologica e materiale, commesse dal Pubblico Ufficiale negli atti pubblici”, nonché di “concussione”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del dipendente Reparto Operativo hanno sottoposto alla misura cautelare del divieto della dimora nel comune di residenza A. V., 74enne, già assessore comunale a Savelli, dal giugno del 2018 al luglio del 2020, indagato, insieme ad altre 4 persone, F. T., C. B. V., B. L. G. e C. A., rispettivamente 47enne, 73enne, 31enne e 43enne, tutte già titolari di diversi incarichi amministrativi, tra cui quelli di sindaco e vice sindaco della giunta comunale, in diversi periodi, tra il 2018 e il marzo 2025, per aver concorso, a vario titolo, nella commissione dei reati di “peculato”, “falsità ideologica e materiale, commesse dal Pubblico Ufficiale negli atti pubblici”, nonché di “concussione”.
Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Crotone e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del dipendente Reparto Operativo, quale naturale prosecuzione di quelle, portate avanti, dal novembre del 2023, a seguito della ricezione della denuncia dell’ammanco di circa 1 milione di euro dal bilancio comunale, presentata dal sindaco e dal segretario comunale che, dagli accertamenti eseguiti, è stata ulteriormente aggiornata a complessivi 3.024.091,00 euro, nel periodo intercorso dall’agosto del 2008 al dicembre del 2023.
La prima inchiesta permise, lo scorso 11 febbraio, l’esecuzione a carico di 2 crotonesi, di cui uno residente a Rende, di un decreto di sequestro preventivo di un immobile, ubicato nel centro cosentino, individuato quale verosimile provento dei delitti di “peculato”, “falso” e “autoriciclaggio”, intestato in maniera fittizia ad una 32enne, figlia di uno degli indagati, nell’ambito del procedimento penale successivo a quello del maggio del 2024, allorquando è stato eseguito un primo sequestro preventivo di beni, con la contestuale notifica di un Avviso di Garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Crotone, nei confronti di 3 coindagati a vario titolo per “peculato”, “falsità ideologica e materiale, commesse dal Pubblico Ufficiale in degli atti pubblici” e per “impiego di denari, beni o utilità di provenienza illecita (auto – riciclaggio)” commessi in concorso ai danni del comune di Savelli.
In maniera fraudolenta, 2 degli indagati, dal 2013 al 2023, nelle qualità di responsabile del settore “Finanziario – Contabile – Tributi”, fino al 15 novembre 2023, e di impiegata con la mansioni sia di “Collaboratore del Settore Finanziario” che di “Economo Comunale”, fino al 1° novembre 2020 (data del suo pensionamento) e, successivamente, come “collaboratore a titolo gratuito” presso il comune di Savelli, insieme a un terzo soggetto, avrebbero sottratto delle somme pari a 2.830.404,05 euro, accreditate tramite il Servizio di Tesoreria Comunale con 320 mandati di pagamento, diretti ai loro conti personali o delle aziende, a loro riconducibili, dai quali, successivamente, sono stati disposti dei bonifici nei confronti dei rispettivi familiari, tentando di eludere preventivamente ogni possibile controllo.
In quella circostanza, fu sequestrato del materiale documentale, allora rimesso all’Autorità Giudiziaria, mandante del provvedimento; del denaro contante, circa 18.000,00 euro e 1.300,00 dollari americani], dei gioielli e dei preziosi, tra cui alcuni orologi di grande pregio delle marche Rolex e Baume & Mercier, nonché dei gioielli della nota marca Bulgari, aventi un valore stimato in non meno di 150.000,00 euro, depositati in un apposito istituto di credito, all’uopo individuato per la loro custodia; dei conti correnti delle società, dei beni immobili, in particolare 4 appartamenti e 2 ampi terreni agricoli, per un valore stimato in circa 800.000,00 euro, due autovetture Toyota Rav 4 del 2020 e BMW serie 3 cabrio coupé del 2022, nonché un motociclo Ducati Monster del 2020, messi a disposizione dell’amministratore giudiziario, nominato dalla Procura della Repubblica di Crotone per gli adempimenti di sua competenza.
In particolare, le seguenti verifiche, svolte dai Carabinieri presso i Comuni di Savelli, di Pallagorio e di Cirò Marina, permisero di accertare ulteriori reati, analoghi a quelli appena descritti che hanno consentito di appurare la distrazione fraudolenta, con le medesime modalità di circa 305.000,00 euro.
Le precedenti investigazioni, dopo un meticoloso lavoro di ricostruzione documentale dei flussi finanziari degli indagati e delle società a loro riconducibili, è stato presentato un quadro indiziario, che ha fatto emergere le loro responsabilità nell’esecuzione complessiva di ulteriori 105 mandati di pagamento falsi, in aggiunta ai 320 già contestati.
Il modus operandi prevedeva che i dipendenti del “settore finanziario” del Comune di Savelli, originariamente, e quelli degli altri enti pubblici mascherassero gli illeciti versamenti, facendo figurare i mandati di pagamento, presenti nella contabilità, in favore di persone fisiche o giuridiche, aventi diritto, mentre, nella tesoreria, indirizzandoli di fatto a dei soggetti diversi da quelli realmente titolari del beneficio, così rendendo estremamente difficoltoso il tracciamento delle somme, registrate “in Contabilità” in un modo e “in Tesoreria” in un altro.
Le ultime indagini hanno consentito di accertare le responsabilità degli indagati in altri 116 mandati di pagamento, a loro diretti dalla tesoreria comunale, per un ammontare di poco più di 70.000,00 Euro, di cui circa 50.000,00 illeciti, scaturiti dall’illegittimo aumento delle indennità percepite per le cariche ricoperte (da 152,43 euro a 400,00 euro), somma per la quale sono stati eseguiti dei sequestri per equivalente dei conti correnti e delle altre disponibilità finanziarie agli indagati.
			










