Il Manager di Omnia Energia è intervenuto al talk promosso da GLF Stampa & Packaging nell’ambito dell’inaugurazione della nuova sede di Castrovillari. La nuova sfida: un patto per la comunicazione sociale
Non basterà più produrre. Né soltanto innovare. Il vero salto di qualità per la Calabria produttiva e per l’intero Paese passerà da un doppio patto: uno tra le aziende innovative, per condividere strategie e risorse, l’altro per una comunicazione sociale comune, capace di raccontare che il lavoro c’è, che il valore umano esiste e che restare a produrre nel Mezzogiorno può essere conveniente, sostenibile e possibile.
È da questa riflessione che prende corpo la sfida di Emilio D’Agostino, General Sales Manager di Omnia Energia Spa società leader in Calabria e nel Meridione nel settore delle energie rinnovabili, intervenuto al talk promosso da GLF Stampa & Packaging nell’ambito dell’inaugurazione della nuova sede aziendale di Castrovillari, condividendo il messaggio sul valore del lavoro e dell’impresa lanciato dai Vescovi Savino e Oliverio e plaudendo al lavoro del dirigente scolastico Saverio Madera per l’impegno che l’Istituto Majorana investe nella formazione dei giovani.



Come tante imprese del settore manifatturiero, GLF è una realtà energivora, che consuma molto per sostenere processi tecnologicamente avanzati e produzioni di qualità. Ma è in Calabria e in Italia che si paga il costo dell’energia più alto d’Europa, un fattore che oggi rappresenta la principale criticità per le aziende che vogliono restare competitive: Se la GLF – spiega D’Agostino – intraprendesse un percorso di efficientamento energetico, potrebbe ridurre fino al 90% i costi legati all’energia, liberando risorse da reinvestire nel personale e nella riduzione dei costi di produzione, con un impatto positivo sulla competitività dell’azienda sul mercato. Per questo, l’impegno di Omnia Energia è quello di dialogare con le aziende del territorio e della regione, condividere modelli di efficienza e proporre soluzioni integrate per la transizione energetica, in grado di ridurre consumi e sprechi e di liberare risorse da reinvestire in innovazione e lavoro.
Al fianco dell’energia, l’altro grande tema è il costo del personale, che per le imprese innovative diventa doppio: economico e formativo. Oggi – osserva il manager di Omnia É – le aziende sono costrette a formare da zero le figure di cui hanno bisogno, perché non esistono ancora esperti per molte mansioni. E quando un lavoratore formato decide di partire, magari per inseguire il sogno del posto fisso o una cattedra come docente di sostegno al Nord, l’impresa subisce un doppio danno, da una parte perde competenza su cui aveva perso tempo per la formazione e quindi deve ricominciare da capo il percorso formativo; dall’altro perde, di conseguenza, anche risorse e tempo prezioso.



Ecco perché – aggiunge – servono scuole come l’Istituto Majorana di Corigliano-Rossano che educano non solo alla cultura del lavoro ma anche che investono tantissimo sulla formazione di tecnici specializzati pronti ad affrontare le sfide del mercato. E la proposta di creare una rete di imprese disposte a condividere non solo risorse ma anche strategie di comunicazione e sensibilizzazione per spiegare ai giovani quanto è conveniente restare a lavorare in Calabria, quando le condizioni diventano competitive, oggi diventa quindi essenziale oltre che strategico.

Per il manager di Omnia, la vera scelta strategica che attende il Paese è tra due modelli: quello della dark industry, tutto automatizzato e senza persone, o quello che investe nel capitale umano, costruendo competenze, comunità e relazioni produttive: Noi – conclude D’Agostino – crediamo ancora nel valore del capitale umano e siamo pronti a dialogare con GLF e con tutte le aziende del territorio per costruire insieme un ecosistema industriale sostenibile, competitivo e umano, in grado di coniugare energia, innovazione e lavoro.









