Associazioni, Ordine dei Medici e volontari insieme per costruire un nuovo percorso condiviso. Assente l’Asp, tra amarezza e voglia di riscatto
Un confronto franco, partecipato e propositivo per porre le basi di una nuova sinergia tra associazioni, cittadini, medici e istituzioni, con l’obiettivo di affiancare l’Azienda sanitaria provinciale nell’arduo compito di offrire risposte efficaci ai bisogni del territorio.
È questo il senso dell’incontro promosso dal Forum del Terzo Settore e ospitato dal Centro Servizi per il Volontariato (CSV) nella sede vibonese, che ha visto la partecipazione di numerose realtà associative, professionisti sanitari e rappresentanti dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, ma non – con grande rammarico dei presenti – dei vertici dell’Asp di Vibo Valentia, ufficialmente invitata ma assente.
«Non ci fermeremo – ha dichiarato il portavoce del Terzo Settore, Giuseppe Conocchiella – chi ci conosce sa che siamo petulanti, ma soprattutto propositivi. Non cerchiamo colpe: cerchiamo soluzioni».
A dare avvio ai lavori il presidente del CSV Nicola Nocera, seguito dalla moderatrice, Stefania Figliuzzi, vice portavoce del Forum.
Di grande impatto l’intervento del presidente dell’Ordine dei Medici, Enzo Natale, primario del Pronto Soccorso, che ha richiamato la necessità di ricostruire la fiducia tra pazienti e medici, oggi messa a dura prova da sfiducia e aggressività: «Stiamo lavorando – ha annunciato – a una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sugli operatori sanitari, perché la cura passa anche dal rispetto reciproco».
Nel suo intervento introduttivo, il presidente del Forum del Terzo Settore ha parlato. Com’è nel suo stile, con parole chiare e dirette: «Gli amici volontari conoscono bene i disservizi e le carenze sanitarie e sociosanitarie del nostro territorio. Siamo gli ultimi tra le province calabresi nella ripartizione dei fondi sanitari pro capite. Ma l’incontro di oggi vuole essere un esercizio costruttivo: capire insieme cosa si può fare, in collaborazione con le istituzioni, per ridurre la migrazione sanitaria e migliorare la qualità dei servizi per i cittadini vibonesi, soprattutto per i più fragili».
Un appello alla collaborazione sussidiaria e costruttiva, senza pregiudizi e senza la tentazione di “chiedere il conto” a qualcuno, ma per individuare proposte concrete su cui fondare un nuovo percorso condiviso.
Tra i temi emersi:
- la realizzazione di una rete territoriale di assistenza integrata, in coprogettazione con le istituzioni;
- la ristrutturazione della rete ospedaliera e dei servizi di emergenza-urgenza;
- la creazione di Case di comunità, Centrali operative territoriali e Punti unici d’accesso;
- il potenziamento della medicina di base, della guardia medica e dell’assistenza domiciliare integrata;
- il ruolo delle farmacie comunali e di prossimità come presidi di salute e ascolto sul territorio.
Oltre agli interventi del Presidente dell’Ordine dei Medici, Enzo Natale e del vicepresidente dell’Ordine, Raffaele Bava, già direttore del Distretto Sanitario, hanno preso la parola rappresentanti di molte associazioni, che hanno messo in luce criticità note e diffuse: carenza di posti letto, fondi socio-sanitari insufficienti, disagi quotidiani per famiglie e pazienti fragili. Da qui la richiesta unanime di una ricognizione reale dei bisogni e di un bilancio di previsione 2026 costruito sulla base di dati aggiornati e partecipazione civica.
Al termine dei lavori, durati oltre tre ore, il Forum ha proposto di raccogliere note e proposte scritte da parte delle associazioni e dei cittadini per avviare una coprogrammazione condivisa, ai sensi dell’art. 55 del D.Lgs. 117/2017.
L’obiettivo è chiedere un’audizione alla terna commissariale dell’Asp e ai direttori di Asp e Ats, per istituire un tavolo tecnico permanente sulla sanità vibonese.
«Nessuno di noi ha la bacchetta magica – ha ricordato Conocchiella in chiusura – ma con una collaborazione sana e costruttiva possiamo smettere di essere “gli ultimi degli ultimi”. È il momento di fare squadra, per una sanità che sia prima di tutto umana, e poi efficiente.»










