Quando il palazzo diventa un labirinto di sospetti, l’unica certezza è che i giornalisti ci entrano troppo facilmente. Intanto, tutti scavano… ma nessuno tocca il consigliore
di Marcello Bardi
Da quando ha iniziato a fare l’uomo…solo al comando, il sindaco di Vibo Valentia sta riscuotendo davvero significativi risultati. E non soltanto per le…magnifiche foto che il suo “savio” consigliere gli ha suggerito di pubblicare, a margine di incontri, conferenze stampa e dibattiti, bensì pure per le decisioni che, grazie a questa guida illuminata non solo per lui ma per l’intera città, assume sotto il profilo amministrativo, nel suo stanzino adibito a pinacoteca.
Anche l’ultima “vittoria” in ordine di tempo, per il capo dell’esecutivo e per il suo ben remunerato “sodale” è sotto gli occhi di tutti. Con la straordinaria strategia adottata alle regionali, Romeo è riuscito in un vero e proprio capolavoro.
Ha boicottato gli uscenti, ha consentito a due assessori di peso di candidarsi, con il risultato, anche questo straordinario, che la prevedibile Caporetto collettiva abbia balcanizzato prima il suo esecutivo e poi – impresa tutt’altro che difficile – il Partito democratico!
Anche l’acume amministrativo è sotto gli occhi di tutti: stamane, ad esempio, la dirigente scolastica Mimma Cacciatore protesta perché i suoi studenti che frequentano la scuola media Bruzzano sono senza una palestra, oltre che senza locali che si potrebbero definire “idonei” alla didattica. Il motivo?
Con diverse scuole ancora chiuse, per la presenza dei cantieri, legati ai lavori di ristrutturazione, il sindaco ha pensato bene di sgomberare la ex caserma Garibaldi. E nemmeno la richiesta di concessione di qualche aula, pare sia andata a buon fine. Il tutto mentre sta per essere trasferita la Montessori, dove sono previsti lavori da avviare entro qualche mese, senza che ancora si sia riuscita a trovare una soluzione alternativa.
Ma allora, perché non continuare ad utilizzare gli spazi di Piazza Diaz, dove la scuola “Don Bosco” è rimasta per tre anni? Semplice, perché Romeo ha in mente un grande progetto. E mentre la città scoppia di cantieri, ha deciso, manu propria (e del suo consigliore) di sgomberare quell’edificio da destinare a museo. E forse alla polizia municipale.
Progetto affascinante (?), ma non si sarebbe potuto attendere ancora un anno? Magari dopo la conclusione dei lavori nelle scuole? E, soprattutto, dopo aver garantito spazi idonei per le proprie attività agli studenti? Macchè…”vuoi mettere una scuoletta (la più grande della città) con il…sogno di un museo?”
Così, Romeo ha iniziato a tirare la corda, e lo ha fatto così tanto da spezzarla. Il risultato lo si può leggere nel dettaglio, questa mattina, sul Quotidiano del Sud. A proposito, “chi ha passato, questa volta, le carte al giornalista?” Chi è stato? Un consigliere, un assessore, un dirigente, il portiere, qualche dipendente che se l’è fatte finalmente girare? La scuola stessa?
La caccia alla talpa, una moda diffusa da quando a Palazzo “Luigi Razza” è arrivato il “consigliore” – sappiatelo – è già partita!
Peccato che le talpe siano tante e per i giornalisti, sia facilissimo entrare, in questo labirinto che ha – comunque o purtroppo – soltanto un nome ed un cognome. E allora, che si fa? Mandiamo a casa gli assessori? I dirigenti? Le guardie? I centralinisti? Gli uscieri? I giornalisti?
Possibile, perché il sindaco e, soprattutto, il suo “consigliore” sono intoccabili!










