Una cerimonia semplice, che vuole essere anche un monito: la Pro Loco e i giovani del Servizio Civile rinnovano il valore della memoria e della sicurezza dei trasporti
Ricorre oggi l’anniversario della sciagura della Littorina, il tragico incidente ferroviario avvenuto il 17 novembre 1951 nei pressi di Vibo Valentia, una pagina dolorosa della storia calabrese che costò la vita a decine di persone e ferì profondamente l’intera comunità.
Per commemorare quella tragedia, una delegazione della Pro Loco di Vibo Marina, accompagnata da un gruppo di giovani del Servizio Civile, ha deposto fiori e una corona d’alloro presso la Stele di via Pizzo, il monumento eretto in memoria delle vittime. Un gesto semplice ma carico di significato, volto a mantenere vivo il ricordo di quanti, in quella mattina del 1951, persero la vita mentre viaggiavano su una piccola Littorina che collegava i paesi dell’entroterra con la costa.
La cerimonia di questa mattina non è stata solo un omaggio alle vittime, ma un modo per far rivivere ciò che esse rappresentavano: il sacrificio e la quotidianità dei pendolari, uomini e donne che ogni giorno affidano il proprio futuro a mezzi e infrastrutture che, troppo spesso, richiederebbero maggiore cura. In Calabria, dove le strade segnano il tempo e le ferrovie portano ancora il peso della loro età, ricordare la Littorina significa anche guardare avanti con responsabilità.


La Stele di via Pizzo, illuminata da un sole tiepido di novembre, è apparsa oggi quasi come un testimone silenzioso che chiede attenzione. I giovani del Servizio Civile hanno posato l’alloro lentamente, senza fretta, perché certi gesti non si possono fare di corsa.
E in quel momento, nel piccolo gruppo raccolto attorno al monumento, c’era un unico pensiero: non dimenticare. Non dimenticare i nomi e i volti di chi non tornò a casa quella mattina del 1951; non dimenticare quanto sia fragile la sicurezza quando infrastrutture vecchie e trascurate diventano un rischio quotidiano; non dimenticare che la memoria non è solo ricordo, ma impegno.
La Pro Loco di Vibo Marina e i giovani del Servizio Civile hanno voluto trasformare il ricordo in un impegno, affinché episodi simili non si ripetano e perché la memoria delle vittime continui a essere tramandata alle nuove generazioni.
Così Vibo Marina ha celebrato oggi il suo rito silenzioso: un atto di amore verso la propria storia e verso un futuro che merita strade più sicure, ferrovie più moderne, e la certezza che tragedie come quella della Littorina restino solo capitoli del passato, mai più del presente.










