Questo progetto nasce dal desiderio di valorizzare il patrimonio culturale e umano di Vibo Valentia e, allo stesso tempo, di offrire un’occasione di vitalità al centro storico
In un momento storico in cui la città sembra avvinta tra chiusure e marginalità, c’è chi per fortuna ha voglia di impegnarsi per restituire vita ai luoghi con creatività, dedizione e senso di comunità. È il caso dell’Associazione culturale Hipponion, che ha presentato ufficialmente la Seconda Edizione del Presepe Vivente, in programma il 27 dicembre 2025 e il 5 gennaio 2026 nella suggestiva Piazzetta Nusdeo del Rione Carmine.
Non si tratta soltanto di un evento natalizio, ma di un’operazione culturale e sociale che mostra quanto il tessuto associativo vibonese sia capace di generare energia, partecipazione e cura del territorio. La piazzetta – un angolo elegante inserito in un contesto ricco di storia ma spesso dimenticato – per due giorni diventerà una piccola Betlemme, ricreata attraverso strutture artigianali rimovibili e un percorso narrativo che attinge alla tradizione senza rinunciare alla creatività contemporanea.
A dare vita alle scene saranno volontari: cittadini, famiglie, appassionati che hanno scelto di mettere tempo e competenze al servizio di un progetto comune. Un gesto che va oltre la semplice partecipazione: è un atto civico, un modo per dire che una città può rinascere anche a partire dai suoi spazi più fragili, se qualcuno decide di abitarli e animarli.
«Questo progetto – sottolinea il presidente Leoluca Comito – nasce dal desiderio di valorizzare il patrimonio culturale e umano di Vibo Valentia e, allo stesso tempo, di offrire un’occasione concreta di vitalità al centro storico. L’auspicio è che il Presepe Vivente diventi un momento di incontro, un’opportunità anche per le attività commerciali del quartiere e un’occasione per vivere gli spazi della città in modo più lento e consapevole».
La Prima Edizione ha dimostrato che, quando un’associazione opera con serietà e passione, la risposta della comunità non tarda ad arrivare: il pubblico, numeroso e partecipe, ha riconosciuto il valore dell’iniziativa, incoraggiando gli organizzatori a rinnovare e ampliare il progetto.
La Seconda Edizione, infatti, si annuncia più ricca e curata, grazie all’aumento dei volontari coinvolti e alla collaborazione con realtà del territorio che hanno scelto di sostenere e condividere il percorso.
Il Presepe Vivente dell’Associazione Hipponion non è soltanto una rappresentazione storica: è un invito a riscoprire la dimensione comunitaria del Natale, ma soprattutto un esempio concreto di come l’associazionismo possa diventare motore di rigenerazione sociale. Un segnale chiaro: quando i cittadini decidono di prendersi cura dei luoghi che abitano, la città risponde, si anima, si riconosce.
Vibo Valentia, ancora una volta, dimostra che la cultura non è solo intrattenimento, ma un atto di responsabilità condivisa.









