Mercoledì 3 dicembre alle ore 15 sul lungomare Cristoforo Colombo le celebrazioni con la storia del porto, la Fanfara del Porto e del Mare, la benedizione del mare
Il porto di Vibo Marina compie 160 anni (1885-2025). Rappresenta il principale simbolo identitario della cittadina costiera, della sua cultura ed economia, della sua vita; una storia fatta di lavoro, eventi accaduti, approdo di tante navi italiane e straniere, traffici marittimi nel Mediterraneo; l’infrastruttura più importante della provincia che conserva ancora un suo valore, a cui dobbiamo essere grati.
La prima pietra per la costruzione del “nuovo porto di Santa Venere” venne gettata in mare il 4 dicembre del 1865 in un clima di festa e di grande speranza.
La Pro loco di Vibo Marina ricorda che fu il Sindaco di Pizzo dell’epoca ad offrire la descrizione dettagliata di quella straordinaria giornata del 1865, dello scenario nella rada di Santa Venere, della tanta gente accorsa, della processione di barche a mare,della benedizione del cantiere e della prima pietra: “tutte le campane delle chiese, ripetute salve di grossi mortaretti, e la banda civica, di buon ora diedero il segnale della festa. Ed il popolo desto incominciò allora a correre per le strade festante, manifestando nei volti, negli atti, nelle parole la gioia improvvisa nel cuore, la speranza di migliore avvenire, di più lieta e dignitosa esistenza… Alle 9 a.m. molte barche appositamente apparecchiate e elegantemente pavesate accolsero il quella marina il Clero, il Segretario capo della Sotto Prefettura, i Municipi di Pizzo e Monteleone, le autorità civili e militari del luogo, la Guardia Nazionale, la banda e tutte le forze di terra e di mare, e le condussero al cantiere…Benedetto il Cantiere, tutti gli astanti ripresero l’imbarco, e il convoglio mosse verso il luogo indicato dall’Ing. Dragonetti (ingegnere del genio Civile) e dal rappresentante dell’Impresa sig. Carelli , pel butto della prima pietra…Giunti al luogo destinato per butto e per l’immersione della prima pietra , sopra un mare di tavola, che Iddio benedicendo per primo quell’opera desiderio del passato, altissimo bisogno del presente, infrenò, nonché i marosi, perfino le onde, sicchè il mare baciava la sponda, le diverse barche circoscrissero un cerchio ond’essere meglio di osservare la funzione… Il parroco, assistito sempre dal Clero, impartì allora solennissima benedizione ad un grosso masso, il quale poi adorno di devozioni e di figure, fu subito calato a fondo… Su tutti i legni sventolavano bandiere di varie dimensioni e fogge, su gli alberi, su le antenne, negli ormeggi, sulle prore. Era una vera battaglia navale, una scena, un colpo d’occhio nuovo ed incantevole, uno spettacolo, Quando il vapore diè fuoco alla macchina si salpò al grido di “Viva l’Italia”, “Viva il Re”, Viva il Porto”. (da “Il Porto Ritrovato” di Antonio Montesanti, Rubbettino Editore)
Giorno 3 dicembre 2025 alle ore 15, nella zona pedonale del lungomare Cristoforo Colombo, vi sarà una breve cerimonia per il “Compleanno del Porto” con i suoi 160 anni di attività, organizzato dalla Pro Loco, in collaborazione con Istituto Vespucci-Murmura e la Parrocchia Maria SS del Rosario di Vibo Marina.

Nel programma è previsto un saluto da parte delle autorità presenti, cenni di storia del Porto indialogo con i ragazzi delle scuole, l’esibizione della “Fanfara del Porto e del Mare” progetto realizzato con il contributo della Regione Calabria L.R. 35/2024 Dipartimento Turismo-Marketing territoriale, la presentazione del Videoclip promozionale della Fanfara e del territorio marittimo-portuale realizzato con la collaborazione di Davide Manca, la Benedizione del mare impartita da mons. Vincenzo Varone. Tutti i cittadini ed ospiti sono invitati a partecipare.
In caso di maltempo l’evento sarà realizzato alla stessa ora presso l’Aula Magna dell’Istituto Vespucci-Murmura in via Stazione a Vibo Marina.
La Pro Loco rivolge quindi i migliori Auguri quindi al nostro porto ed alle sue attività: “Uno scalo statale ancora oggi da apprezzare, ben progettato sulla costa in posizione strategica e sicura, che conserva ancora un ruolo polifunzionale commerciale-peschereccio-turistico-emergenza nel Mediterraneo; che rimane in attesa dell’avvio dei necessari lavori di ammodernamento, miglioramento funzionalità; ma anche di una costante attenzione da parte di tutti coloro che credono nell’economia del mare; che intorno a questo scalo si possa trovare ancora il futuro della città.









