Sarà l’occasione per esaminare le diverse problematiche su diritti, lavoro e politiche sociali, a partire da una Legge di bilancio nazionale che la CGIL considera povera di visione e con risorse limitate
Si terrà martedì 9 dicembre alle ore 16, nella sala conferenze del Centro servizi al volontariato di Vibo Valentia, un confronto-dibattito pubblico a più voci sulla Legge di bilancio del governo nazionale, sui dati della relazione semestrale della Banca d’Italia e del Bilancio sociale dell’Inps.
Sono previsti interventi già programmati da parte di esponenti sindacali della Cgil, lavoratori, Rsu, esponenti politici, istituzionali e rappresentanti del mondo associativo e del volontariato. Le conclusioni saranno affidate al Segretario generale della Cgil Area vasta Cz-Kr-Vv Enzo Scalese.

Sarà l’occasione per esaminare le diverse problematiche su diritti, lavoro e politiche sociali, a partire da una Legge di bilancio nazionale che la CGIL considera povera di visione e con risorse limitate. Una manovra che non affronta i nodi strutturali, non risponde alle fragilità sociali e non indica una direzione di sviluppo.
A giudizio del sindacato, la produttività resta ferma mentre gli investimenti pubblici arretrano e sanità, scuola, trasporti, casa restano drammaticamente sottofinanziati mentre, contemporaneamente, si preannuncia un incremento delle spese militari che nel 2026 sarà di 3,5 miliardi di euro. I salari, il lavoro, le pensioni sono i grandi assenti della manovra 2026. In questo quadro saranno esaminati, inoltre, la relazione semestrale della Banca d’Italia e i dati del Bilancio sociale dell’Inps.
Pur valutando positivamente Il miglioramento del Pil in Calabria, bisogna purtroppo constatare – a giudizio del sindacato – che gli effetti sulle ricadute occupazionali, sociali ed economico-produttive non sono abbastanza performanti. Infatti, l’aumento dell’occupazione, per esempio, è dovuto sostanzialmente alla diminuzione della popolazione in età di lavoro (15-64 anni) e comunque la Calabria (con il suo 48 per cento) resta ben lontana dagli obiettivi nazionali ed europei (62/75 per cento). Diminuiscono le assunzioni a tempo indeterminato e aumentano le assunzioni con contratto a tempo parziale mentre la povertà relativa e assoluta si attesta a livelli inaccettabili: la più alta d’Italia. Si registra, ancora, in assoluto, la più alta percentuale di Neet giovani (15/29 anni) che non studiano e non lavorano. In considerazione di tali criticità verrà sollecitata una diffusa adesione in tutti i luoghi di lavoro allo Sciopero generale nazionale proclamato dalla Cgil per il prossimo 12 dicembre e un’adeguata partecipazione alla manifestazione regionale che si terrà a Crotone.
La CGIL intende, quindi, costruire un fronte ampio per chiedere ai governi, ai vari livelli, maggiore attenzione per difendere salari e pensioni e migliorare l’esigibilità dei servizi pubblici essenziali (sanità, istruzione, trasporti) è fondamentale per riscattare i territori, soprattutto quello vibonese, il più negletto della regione.











