Nazzareno possedeva, inutile nasconderlo, tratti anarchici fuori dagli schemi costituiti che è riuscito però a coniugare bene senza mai sconfinare il perimetro democratico
Come già riferito nel nostro articolo, ha suscitato profondo cordoglio a Vibo Valentia per la scomparsa di Nazzareno Piperno, figura storica del sindacalismo territoriale e punto di riferimento per generazioni di lavoratori concludendo la sua militanza quale Segretario provinciale dello Slai Cobas.
Tra i tanti attestati, significativo quello di Raffaele Mammoliti, ex consigliere regionale del PD, ma soprattutto ex segretario provinciale della Cgil
Ho appreso con molto dispiacere la dipartita di Nazzareno Piperno storico sindacalista anche della Fillea Cgil – scrive Raggaele Mammoliti – Ho conosciuto Nazzareno al cementificio di Vibo Marina verso la fine degli anni 80. Ho colto subito il suo spirito battagliero sempre attivo con autentiche posizioni radicali e massimaliste che con determinazione faceva valere sia nel confronto interno al sindacato che in tutte le trattative ai vari livelli con le controparti”.
Mammoliti, quindi, ricorda: “Siamo stati diverse volte a Roma insieme in Fillea Nazionale, in via dei Mille, al coordinamento nazionale dei cementieri. Anche a quel livello catturava la meritata attenzione e riusciva a indicare utili suggerimenti in termini di proposte contrattuali, tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Ed ancora, riconosce: “Il nostro rapporto è stato abbastanza dialettico, aspro e con posizioni non sempre conciliabili ma sempre nel pieno rispetto personale. Nazzareno possedeva, inutile nasconderlo, tratti anarchici fuori dagli schemi costituiti che è riuscito però a coniugare bene senza mai sconfinare il perimetro democratico nelle intransigenti battaglie per la difesa dell’occupazione e dei diritti del lavoro. Successivamente Nazzareno decise di lasciare la Fillea e aderì allo Slai – Cobas sindacato di base nel quale proseguì il suo impegno militante e ampiamente riconosciuto come un vero leader dai lavoratori”.
“Intendo esprimere pubblicamente le più sincere e sentite Condoglianze alla sua famiglia e alla sua comunità sindacale convinto * scrive sempre Mammoliti – che con Nazzareno se ne va una categoria di sindacalisti che ha contribuito ad animare e sostenere autentiche battaglie di una classe operaia fiera della propria storia”.
“Grazie a questo patrimonio di lotte, da custodire – conclude Raffaele Mammoliti – si è riusciti ad imprimere importanti cambiamenti antropologici ed economici nell’area industriale di Vibo Marina e nel territorio provinciale. Che la terra ti sia lieve”.











