Immediato botta e risposta tra Democratici e Riformisti (area PD) e Noi Moderati (centrodestra) sulla posizione assunta dal consigliere regionale Vito Pitaro
La crisi sanitaria che da settimane scuote il territorio vibonese continua a generare tensioni non solo tra amministratori e cittadini ma anche all’interno del panorama politico locale. Dopo le critiche rivolte dalla capogruppo dei Democratici e Riformisti al consigliere regionale Vito Pitaro, è giunta l’immediata replica della rappresentante di Noi Moderati in Consiglio comunale, Maria Rosaria Nesci, che ha deciso di intervenire per chiarire la posizione del suo gruppo e difendere l’operato del consigliere regionale.
Nesci definisce “ingiustificate” le accuse mosse contro Pitaro e mette in discussione la fondatezza delle informazioni riportate dalla capogruppo dei Democratici e Riformisti, sostenendo che prima di esporsi pubblicamente sarebbe stato opportuno verificare la veridicità di quanto scritto.
In particolare, la consigliera evidenzia come il consigliere regionale non fosse presente all’incontro in Prefettura non per scelta, ma perché non invitato: “Nonostante ciò – afferma Maria Rosaria Nesci – Pitaro avrebbe incontrato all’esterno della Prefettura diversi sindaci del territorio, manifestando il proprio sostegno e garantendo la disponibilità a portare le loro istanze in Consiglio regionale”.

Secondo Nesci, questo comportamento dimostrerebbe un impegno concreto da parte di Pitaro, distante da quello che vede come il “protagonismo” di chi oggi lo critica: «L’onorevole Pitaro – sostiene infatti – probabilmente una colpa ce l’ha: quella di non amare l’esibizionismo e le passerelle di facciata».
La consigliera comunale ribadisce inoltre che i risultati del lavoro del consigliere regionale saranno presto visibili, come già avvenuto in altre circostanze.
La replica si conclude con un invito rivolto alla capogruppo Grimaldi e all’intero gruppo dei Democratici e Riformisti a riconsiderare le proprie dichiarazioni e a presentare le dovute scuse, sottolineando come su un tema delicato e cruciale come quello della sanità non ci sia spazio per demagogia o strumentalizzazioni.











