Al Moderno un grande classico per la rassegna teatrale a cura di Teatri Calabresi Associati per la Direzione artistica di Domenico Pantano
Un grande classico del teatro italiano per il prossimo appuntamento con la rassegna a cura di Teatri Calabresi Associati, L’Impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, interpretato da Gigi Savoia e Francesca Bianco – adattamento e regia di Carlo Emilio Lerici, prodotto da Teatro Belli di Antonio Salines, costumi di Annalisa Di Piero, scene di Marilena Maddonni, musiche di Francesco Verdinelli, costruzioni scenografiche Diego e Simone Caccavallo – andrà in scena venerdì 12 dicembre al Cine Teatro Moderno di Vibo Valentia, alle ore 21.00, nell’ambito delle Stagioni Teatrali di Calabria 2025-2026.

Questa versione, del regista Carlo Emilio Lerici, trasporta la vicenda nella prima metà del Novecento e prende spunto da un’altra celebre commedia di Goldoni, Il Teatro Comico. Protagonisti dello spettacolo sono Gigi Savoia (attore napoletano che abbiamo visto nella compagnia di Eduardo De Filippo e poi con Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti, Maurizio Scaparro, Luca De Filippo, Mariano Rigillo) e Francesca Bianco (da quarant’anni protagonista in tutte le principali produzioni del Teatro Belli). Accanto a loro, otto bravissimi attori della compagnia del Teatro Belli: (in ordine alfabetico) Andrea Bezzi, Francesca Buttarazzi, Giuseppe Cattani, Alessandro Laprovitera, Paolo Perinelli, Alessandra Santilli, Susy Sergiacomo, Roberto Tesconi.


La trama sposta il tutto nella prima metà del Novecento. In un teatro vuoto, il capocomico Orazio attende gli altri membri della compagnia per dare inizio alle prove del nuovo spettacolo. Ci sono molte difficoltà economiche e la Compagnia è a rischio chiusura. Ma lo spettacolo deve andare avanti e così, visto l’arrivo imprevisto di alcuni nuovi interpreti, il cast è finalmente al completo. Bisogna solo trovare i soldi. Ed è qui che al capo comico viene un’idea…

La vicenda è nota: un mercante turco vorrebbe scritturare una compagnia da portare in tournée nelle Smirne (come allora veniva chiamata la Turchia) ma i teatranti scelti si riveleranno pettegoli, invadenti, boriosi, intriganti e assetati di danaro, con le primedonne che faranno a gara nell’alzare le loro richieste sparlando ferocemente le une delle altre, fino a mettere in fuga l’aspirante impresario.
E alla fine lo spettacolo andrà in scena oppure no? In questa versione, adattata da Carlo Emilio Lerici, lo sviluppo e la conclusione della vicenda non mancheranno di sorprendere e divertire il pubblico.











