Una nota in proposito da parte dell’associazione “Prospettive Comuni”: «Scelta strategica per turismo, lavoro e sviluppo»
Il futuro di Vibo Marina è a un bivio. A sostenerlo è l’associazione Prospettive Comuni, che in un comunicato stampa richiama l’attenzione su una questione ritenuta cruciale per lo sviluppo del porto e del waterfront: la delocalizzazione dei depositi costieri.
Secondo l’associazione, la presenza dei depositi rappresenta oggi «un ostacolo evidente» alla piena valorizzazione della vocazione turistica dell’area portuale. In particolare, la prospettiva di una concessione ventennale rischierebbe di bloccare qualsiasi ipotesi di rilancio fino al 2045, con ricadute negative su investimenti, occupazione e immagine complessiva del territorio.
A rafforzare questa posizione è anche il punto di vista dell’imprenditore Francesco Cascasi, citato nel comunicato: «Una concessione di vent’anni significherebbe condannare Vibo Marina all’immobilismo per un’intera generazione. Chi investirebbe in turismo nautico, ristorazione o strutture ricettive sapendo che il porto resterà segnato dalla presenza dei serbatoi e dai vincoli di sicurezza?».
Un elemento centrale richiamato dall’associazione è il voto unanime con cui il Consiglio comunale di Vibo Valentia si è già espresso a favore della delocalizzazione. Una volontà politica che, secondo Prospettive Comuni, deve ora tradursi in atti concreti: «Serve un cronoprogramma operativo e scelte chiare», si legge nella nota.
Il riferimento è ai numerosi esempi europei di rigenerazione costiera, dove la separazione tra funzioni industriali e funzioni turistiche e urbane ha consentito di restituire il mare alle città, creando nuovi spazi di sviluppo economico e sociale.
«La delocalizzazione dei depositi non è solo una scelta urbanistica – sottolinea l’associazione – ma un atto politico e strategico. Significa tutelare l’interesse pubblico, migliorare la sicurezza e aumentare l’attrattività del territorio». Il progetto turistico-nautico, secondo le stime richiamate, potrebbe generare centinaia di posti di lavoro stabili e trasformare Vibo Marina in una vera porta d’ingresso del turismo calabrese.
Il comunicato si chiude con un appello diretto alle istituzioni: «Il futuro di Vibo Marina dipende dalle decisioni di oggi. È tempo di passare dalle parole ai fatti».
Il documento è firmato dall’associazione Prospettive Comuni, con i soci fondatori Giovanni Russo, Romano Mazza, Vincenzo Bruni, Salvatore Pronesti e Vincenzo De Filippis.











