L’annuale appuntamento nel quale Confartigianato Vibo Valentia svolge un ruolo centrale nella promozione e nello sviluppo di un progetto orientato ai giovani e al futuro del territorio
Un confronto vivo e partecipato tra scuola, istituzioni, imprese e territorio, con i giovani al centro. È questo il bilancio del convegno “Mani Future – Dove il sapere si tocca, si condivide e si trasforma”, che ha registrato unanime apprezzamento da parte dei partecipanti.
L’iniziativa, promossa dal segretario di Confartigianato Vibo Valentia Nicola Raffaele, anche in qualità di docente, e dalla presidente provinciale ANCoS Maria Concetta Arango, ha posto l’accento sull’importanza dell’apprendimento pratico e del dialogo tra generazioni come strumenti concreti per costruire il futuro dei giovani.
Ad aprire i lavori è stato proprio Nicola Raffaele, che ha dato il benvenuto ai presenti sottolineando come il convegno fosse dedicato in particolare agli studenti, protagonisti delle sfide di domani. Raffaele ha espresso soddisfazione per la qualità dei relatori intervenuti, figure di alto profilo del mondo istituzionale, scolastico e culturale.
Tra i relatori il Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro; il giudice onorario e presidente del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro,Massimo Barbieri; il sociologo e giornalista Maurizio Bonanno; la dirigente scolastica Eleonora Rombolà, oltre alla presidente ANCoS Maria Concetta Arango e ai docenti dei vari indirizzi scolastici coinvolti.



Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alle numerose aziende del territorio vibonese che hanno aderito al progetto, tra cui Luigi Caccamo, Borgo dei Vinci, Antonio Gigliotti, la signora Mazzeo, il signor Baldo, l’Agriturismo Baldari e Caffo, esempi concreti di un’imprenditoria fortemente legata alle radici locali.
Cuore dell’iniziativa è il progetto “Mani Future”, che mette in relazione diretta artigiani e studenti, favorendo l’apprendimento attraverso il fare. Dai laboratori pratici al lavoro fianco a fianco con i maestri artigiani, il percorso coinvolge diversi ambiti – dalla cucina alla moda, dal trucco alla meccanica e all’elettronica – con un’attenzione particolare all’inclusione, garantendo la partecipazione anche di ragazzi con disabilità.
Nel corso del convegno non sono mancati momenti istituzionali di rilievo, come i saluti della dirigente scolastica Eleonora Rombolà e l’intervento di Laura Manno, in rappresentanza del dirigente dell’Ambito territoriale di Vibo Valentia, Roberto Lofaro. Apprezzato anche il videomessaggio del presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, che ha ribadito il valore strategico del rapporto tra artigianato e scuola.


Particolarmente significativo il momento della consegna della statuetta del presepe al vescovo mons. Attilio Nostro, tradizione annuale a cura di Confartigianato e Coldiretti Vibo Valentia. Nel suo intervento, Nicola Raffaele ha ricordato come il presepe rappresenti “la vita più autentica dell’umanità”, simbolo di valori condivisi, inclusione e speranza per una comunità in cui nessuno resta indietro.
Le testimonianze degli artigiani Caterina La Marca e Antonio Gigliotti hanno offerto uno spaccato concreto di cosa significhi trasmettere il sapere attraverso l’esperienza diretta. A seguire, gli interventi del giudice Barbieri, della presidente Arango, del sociologo Maurizio Bonanno e del vescovo mons. Nostro hanno arricchito il dibattito con riflessioni sul ruolo educativo del lavoro e dell’artigianato.
Interventi apprezzati, così come le testimonianze degli artigiani coinvolti, che hanno offerto esempi concreti di come il “fare” possa diventare occasione di formazione e orientamento, aspetto che ha soddisfatto la dirigente del Comprensivo che raggruppa istituti tecnici e professionali
Confartigianato si conferma così punto di riferimento per la costruzione di una rete territoriale capace di offrire opportunità reali di crescita, inclusione e orientamento al lavoro.









