Protagonisti principali i giovani, E gli studenti dei licei Morelli e Colao di Vibo Valentia. Consensi per i libri presentati dalla casa editrice vibonese Il Cristallo
Per il Salone del Libro di Torino, questa che si è appena conclusa è stata un’edizione straordinaria con code lunghissime agli accessi del Lingotto Fiere, anche grazie al bel tempo che ha caratterizzato il lungo week end culturale.
Tantissima gente agli stand, agli incontri e ai firma copie degli scrittori.
Presi d’assalto i centri di ristoro, molti dei quali allestiti negli spazi esterni.
Tantissimi i ragazzi nei vari padiglioni. Insomma, numeri da record e per gli editori una vetrina entusiasmante
Partecipazione da record quest’anno anche per la Regione Calabria la cui presenza nell’edizione 2024 ha superato i numeri già lusinghieri delle scorse edizioni: 41 case editrici calabresi (lo scorso anno erano state 32), ai quali aggiungere 20 autori calabresi che hanno partecipato a titolo personale.
Un fittissimo calendario di incontri: 85 distribuiti in 5 giorni con la presenza di oltre 220 autori, editori, giornalisti, rappresentanti istituzionali.
Un dettaglio importante: quest’anno il Salone è stato dei giovani. Sono stati soprattutto loro, infatti, ad aver riempito i padiglioni, giovani studenti tra i quali hanno attivamente partecipato, proprio nello stand della Calabria, gli allievi del liceo Classico Michele Morelli e del Liceo Artistico Domenico Colao di Vibo Valentia.
Un successo, poi, la presenza della casa editrice vibonese Il Cristallo che al Salone del Libro 2024 ha presentato due sue pubblicazioni, Maramenti di Barbara Froio e Fragmenta: Intrigo di potere a Monteleone di Raniero Pacettim per la soddisfazione della titolare dei Il Cristallo, Patrizia Venturino.
Grande interesse ha suscitato il lavoro di Raniero Pacetti che ha ricostruito con il suo libro la secolare questione legata ai rapporti tra la città di Monteleone e la famiglia Pignatelli, una vicenda giudiziaria che Pacetti ha ricostruito recuperando i vecchi originali documenti che hanno caratterizzato per secoli questo epico scontro che, sebbene finito nelle aule di tribunale, non è mai arrivato a sentenza.
Il modo appassionato di raccontare da parte dell’autore ha coinvolto il qualificato pubblico che ha partecipato attivamente alla presentazione incuriositi da una vicenda storica che interessa al di là del territorio di riferimento.
Il Salone del Libro di Torino si è dunque confermato la vetrina ideale non solo per i grandi nomi ed i grandi eventi, quanto soprattutto per le piccole case editrici che qui hanno avuto modo di esprimere tutto il loro potenziale e l’edizione appena conclusa ne è la migliore conferma grazie ad una affluenza che ha superato ogni tipo di più ottimistica aspettativa.