Corey Comperatore, 50 anni, è rimasto vittima per proteggere la sua famiglia, lanciandosi su di loro per salvarli dal proiettile volante
Era un ex capo dei vigili del fuoco, di origini calabresi, l’unica vittima dell’attentato al candidato repubblicano per la presidenza degli USA, Donald Trump. A dare la notizia il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, che ha dichiarato: “è morto da eroe”. In base alla ricostruzione di quanto accaduto, Corey Comperatore, 50 anni, questo il suo nome, è rimasto ucciso per proteggere la sua famiglia, lanciandosi su di loro per salvarli da uno dei proiettili volanti sparati dall’attentatore.
Comperatore era stato capo dei vigili del fuoco a Buffalo Township, nella contea di Butler in Pennsylvania. Il 50enne aveva due figlie ed era un grande sostenitore dell’ex presidente Trump. A spiegare che l’ex pompiere è morto per proteggere le figlie è stata la sorella della vittima, Dawn Comperatore Schafer, parlando con la stampa. Anche la figlia del pompiere, Allyson ha parlato con il New York Post, definendo suo padre “il miglior padre che una ragazza possa mai desiderare”. “Ci amava davvero abbastanza da prendere una vera pallottola per noi”, ha scritto Allyson su Facebook.
Secondo un testimone oculare intervistato da NBC News, Corey Comperatore è stato colpito alla testa, probabilmente trovandosi sulla traiettoria del fuoco incrociato tra l’attentatore, il ventenne Thomas Matthew Crooks, e gli agenti che proteggevano Trump. Il testimone ha riferito di aver visto la vittima cadere a terra. Comperatore era seduto su una tribuna a sinistra del podio dove Trump stava parlando.
La famiglia di Corey Comperatore ha mantenuto forti legami con la Calabria essendo lui fiero delle sue origini italiane. Tra i primi a ricordarlo il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, che sui social, come riferisce Aska News, ha scritto: “Corey Comperatore, il vigile del fuoco morto ieri nell’attentato a Trump, era calabrese e la Calabria gli rende onore. Un altro calabrese italo americano che ha dato prova di onore e di servizio per la sua divisa. Nel dolore per la sua morte siamo più che mai orgogliosi che fosse calabrese”.
Per aiutare la famiglia è stata attivata una raccolta fondi sulla piattaforma Gofoundme. Jason Bubb, che ha organizzato questa raccolta fondi, aveva impostato come obiettivo il raggiungimento di settemila dollari, ma già in poche ore ne sono stati raccolti oltre ottomila.