Gli indagati erano su un peschereccio ad avevano recuperato la sostanza stupefacente, contenuta in colli imballati in modo da evitare infiltrazioni di acqua e tenuti a galla con dei galleggianti
Le Fiamme Gialle di Catania, in collaborazione con i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare nonché con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), “andando a pesca” nel tratto di mare compreso tra le province di Catania e Ragusa, hanno notato il comportamento anomalo di un motopeschereccio il quale, invece di issare le reti, era intento al recupero di diversi colli galleggianti in acqua.
Sin da subito questa attività è sembrata sospetta, così i finanzieri hanno provveduto ad intercettare il natante con l’ausilio delle unità navali del Corpo per scoprire che cosa in effetti stessero pescando.
A bordo, dopo un’accurata perquisizione, sono stati scoperti 18 colli, ognuno dal peso di circa 30 kg, molto ben imballati, a tenuta stagna, e con accorgimenti atti a scongiurare il pericolo di inabissamento grazie a una serie di galleggianti.
Sin da subito si è fatta largo l’ipotesi che si potesse trattare di un carico di sostanze stupefacenti, con ogni probabilità scaricato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma (il c.d. “drop off”), sospetto confermato dall’apertura e dall’analisi dei colli, condotta dalle unità specializzate del Nucleo PEF di Catania, che ha confermato la presenza di numerosi panetti contenenti sostanza biancastra in polvere che, da un preliminare esame tramite l’utilizzo di test speditivi, è risultata essere cocaina.
In tutto sono stati sequestrati 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi, per un valore di oltre 100 milioni di euro, e l’imbarcazione utilizzata per il relativo trasporto.
I 5 membri dell’equipaggio (4 italiani e un cittadino serbo), sono stati tratti in arresto in quanto ritenuti responsabili del reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, aggravato dall’ingente quantitativo.