Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono stati impegnati in prima linea per garantire uno svolgimento delle vacanze all’insegna della tranquillità e, soprattutto, della sicurezza pubblica.
Sicurezza è uno dei termini più usati e forse anche abusati degli ultimi tempi, da quella alimentare a quella informatica, passando da quella postale o bancaria, insomma il sentire di essere esenti da pericoli, o comunque la possibilità di prevenire, eliminare o rendere meno gravi danni, rischi, e difficoltà è una condizione imprescindibile per la vita di oggi soprattutto quando ci si trova in vacanza dove si vogliono scacciare via tutti i pensieri per potersi ricaricare ed affrontare a pieno ritmo un nuovo anno lavorativo.
E chi se non le forze dell’ordine per garantire a tutti questa sicurezza di cui tutti abbiamo bisogno.
La Questura di Vibo Valentia è da sempre in prima linea nel garantire la salvaguardia in tutta la provincia, a maggior ragione durante il periodo estivo quando di registra un notevole afflusso di turisti sia italiani che stranieri, che in alcuni casi porta a decuplicare le presenze in particolari località vacanziere.
In un’ottica di “sicurezza partecipata” che coinvolge diversi attori in un’azione comune e condivisa dalle istituzioni alle Forze dell’Ordine, passando per gli operatori del sociale e della scuola, dalle imprese finanche dai cittadini, in base alle loro rispettive competenze, il Questore della Provincia di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, ha voluto rendere noti parte dei risultati delle attività realizzate nel periodo estivo, proprio sulla base di quanto convenuto in Prefettura in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Per mantenere alto lo standard di sicurezza per il capoluogo e tutta la provincia, nonché di contrastare fenomeni quali l’abuso di sostanze alcoliche, lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, atteggiamenti di violenza urbana, vandalismo, bullismo ed ogni altra forma diffusa di illegalità, al fine di poter assicurare la dovuta tutela ai residenti, ai frequentatori delle zone della movida, ai clienti dei locali ed ai titolari delle diverse attività commerciali, sono stati predisposti mirati servizi straordinari, anche su base interforze, di vigilanza e di ordine pubblico nei luoghi di maggiore aggregazione e afflusso turistico, avendo particolare riguardo alla fascia costiera, dove maggiore è stata la concentrazione di persone, e dove si è registrata una più intensa circolazione di veicoli.
Coinvolgendo anche Reparto Prevenzione Crimine, dalla Polizia Stradale e dei comandi delle Polizie Municipali sono stati intensificati i servizi di vigilanza sulle arterie più trafficate così da prevenire infortuni o incidenti causati da comportamenti di guida imprudenti o pericolosi.
I dati che emergono dal lavoro fatto in questa estate mostrano un quadro importante
Particolarmente importante il lavoro delle Volanti della Questura, del Commissariato di Serra San Bruno e del Posto Fisso di Tropea grazie ad un preciso piano d’impiego che ha portato al controllo di 21.899 veicoli e 48.032 persone, delle quali 100 sono state denunciate, mentre 14 sono state quelle tratte in arresto.
Inoltre in seguito all’attività posta in essere dalla Divisione Anticrimine, sono stati sottoposti al vaglio del Questore diversi provvedimenti che sono sfociati in:
– 35 avvisi orali, quali provvedimenti volti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica con cui il Questore ha invitato individui ritenuti socialmente pericolosi a tenere una condotta conforme alla legge e al vivere sociale;
– 20 divieti di ritorno o foglio di via obbligatorio, con cui si ingiunge a coloro che non hanno un legame con il territorio, sia esso lavorativo, di residenza o altro, di abbandonare il Comune ove sono stati autori di comportamenti ritenuti socialmente pericolosi;
– 6 Dacur (o Daspo “Willy”), ossia provvedimenti che hanno colpito soggetti che commettono reati contro la persona nelle vicinanze o all’interno dei pubblici locali, anche durante la movida.
Sono state inoltre proposte al Tribunale di Catanzaro, Sez. misure di prevenzione, 5 sorveglianze speciali nei confronti di persone ritenute particolarmente pericolose per la sicurezza pubblica, per le quali si è resa perciò necessaria una misura più incisiva dell’avviso orale.