Per il sub commissario Daffinà: “Risultato straordinario per Fatuzzo e per tutti noi”
Dalla Sicilia alla Calabria, sono parole di giubilo quelle del sub-commissario alla depurazione Tonino Daffinà, che accompagnano la decisione del governo di ampliare le competenze del commissario nazionale alla depurazione delle acque reflue Fabio Fatuzzo, incaricato di occuparsi, dallo scorso 17 ottobre, anche del riutilizzo delle acque reflue.
Il provvedimento, contenuto nel decreto che reca “disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese e ancora di razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”, consentirà a Fatuzzo di occuparsi anche del coordinamento e della gestione degli interventi del riuso delle acque reflue, ove funzionali a garantire un utilizzo razionale delle risorse idriche e a contrastare situazioni di crisi delle risorse stesse.
Il provvedimento che non comporterà alcun aggravio di spesa per la finanza pubblica, consentirà anche al sub-commissario calabrese Tonino Daffinà, di operare a più ampio spettro, nella consapevolezza che facendo buon uso dell’acqua depurata fino a questo momento –come ribadito ieri dallo stesso Fabio Fatuzzo –“destinata al rifiuto”.
Insomma, una rotta nuova che entusiasma non poco gli addetti ai lavori in un settore cruciale sul quale l’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni ed i governi regionali, sotto l’egida di Renato Schifani e Roberto Occhiuto, stanno puntando non poco.
“Poter utilizzare l’acqua depurata, senza ricorrere all’acqua potabile, per una serie di necessità – ha ribadito Tonino Daffinà, nell’esprimere la sua soddisfazione per la straordinaria funzione attribuita a Fabio Fatuzzo, a dimostrazione dell’impegno e dei risultati ottenuti nel primo anno abbondante di lavoro – rappresenta un’opportunità da non sottovalutare anche in una regione come la nostra che combatte diversi mesi all’anno con la crisi idrica. Riutilizzare le acque, peraltro, è un modo innovativo per coniugare il lavoro di ricerca, compiuto nelle università, i gestori del servizio idrico e l’Autorità di bacino. E il commissario Fabio Fatuzzo, dopo aver ottenuto un riconoscimento che senza alcun dubbio conferma le sue straordinarie capacità, saprà dare piena dimostrazione di un’azione incisiva volta a contrastare la siccità e a sostenere i siciliani, come noi sosterremo i calabresi, dando una mano significativa pure a quel settore produttivo che spesso soffre, specie in alcuni periodi dell’anno”.