A fare il resoconto del primo incontro dopo la disfatta del giugno scorso, con una nota ufficiale, il coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Comito
Ha avuto luogo la preannunciata riunione dei responsabili dei partiti e dei promotori delle liste appartenenti alla coalizione che hanno sostenuto nelle elezioni comunali di Vibo Valentia dello scorso giugno il candidato sindaco Roberto Cosentino.
Tutti sono stati presenti ai massimi livelli, viene riferito nel comunicato diramato dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Comito, che racconta: “Ringraziato il Movimento Politico Indipendenza per aver promosso l’incontro, è stata espressa la unanime volontà di procedere oltre l’avvenuto momento elettorale nel percorso della coalizione. Ciò attraverso l’incisiva opposizione all’amministrazione Romeo da realizzare sia nelle sedi istituzionali – consiglio comunale e commissioni – attraverso la migliore e coordinata azione dei gruppi consiliari e sia su impulso dei partiti per iniziative comuni nei prossimi mesi che rivendichino e prospettino anche le proposte alternative all’attuale governo locale su punti e temi di particolare rilevanza per la popolazione.
Una riunione, a quanto pare, tipica di primi approcci dopo lungo latitare e, quindi, utile per rinserrare le fila di un centrodestra che appariva in ordine sparso e ricompattarsi lungo una linea comune da ritenersi utile ed opportuna.
Ma, se bisogna prendere per verità quanto riferito nella nota ufficiale, è stata solo una esibizione di dissimulazione, un esercizio adatto a spazzare la polvere dotto il tappeto, nessuno disposto a sollevare quelle problematiche che hanno provocato la sconfitta dopo un quindicennio di governo della città in mano al centrodestra.
Si legge, infatti, che, nel corso dell’incontro, lo sforzo fatto sia stato quello di aver: “rilevato, al riguardo, l’ampio consenso pervenuto dagli elettori alla coalizione che, se non ha consentito la vittoria finale, va tenuto sempre massimamente presente. Le sei liste hanno sfiorato, infatti, il 42% dei consensi (41,89%)”.
Davvero ci si è limitati a questo? Davvero di giudica “ampio consenso” l’aver perso le elezioni? Davvero cogliono far credere che nulla sia accaduto tra febbraio e giugno e che la coalizione di centrodestra deve solo “rammaricarsi” per questo piccolo “incidente elettorale” che ha sbattuto all’opposizione una coalizione che annovera la guida della Regione, consiglieri regionali e parlamentari. Nessuno, proprio nessuno ha osato fare domande scomode? Chiedere verità ancora tenute nascoste? Chiedersi cosa ha provocato il recentissimo “caso Console”? Fare un piccolo ragionamento su quelle riflessioni ad alta voce che lo sconfitto Roberto Cosentino ha – legittimamente – esternato rivestendole di malinconico rammarico e delusione per quanto, per come, avvenuto?
Comunque, da quanto riferito, si apprende che il centrodestra guarda al futuro aprendosi a prospettive di crescita avendo evidenziato, legge in conclusione: “la possibilità che nei prossimi mesi possa realizzarsi un allargamento del perimetro della coalizione rispetto a partiti e liste che, pur avendo assunto posizioni autonome e diverse in occasione delle elezioni comunali, comunque appartengono alla maggioranza politica che sta governando il Paese e la Regione Calabria. Ciò sia al fine di rendere ancor più efficace la opposizione all’amministrazione Romeo e sia in vista delle scadenze elettorali future”.
Per andare dove? Per andare Oltre?
Insomma, il messaggio lascia trapelare la volontà/necessità di andare avanti: il passato è alle spalle e le relative scorie sono state messe sotto il tappeto. Purché nessuno sposti più quel tappeto!