Scelgono. comunque, la strada del sarcasmo i due ex amministratori, evidenziando “le capacità divinatorie dell’amministrazione Romeo”
Questa volta scelgono la strada del sarcasmo per commentare le ultime uscite dell’amministrazione Romeo. L’argomento, ancora una volta, è quello del finanziamento da 22,5 milioni di euro ottenuto. I toni sarcastici sono quelli di Maria Limardo e Pasquale Scalamogna, rispettivamente sindaco e vice sindaco della passata consiliatura, quella che ora ha ceduto il posto al centrosinistra guidato da Enzo Romeo.
“Udite, udite! – esordiscono i due ex amministratori – L’Amministrazione Romeo, dopo aver ottenuto, in brevissimo tempo, senza la necessità di affrontare la problematica e di dedicarvi lavoro, ma solo grazie alla sua potenti capacità divinatorie, un finanziamento di 22,5 milioni di euro per il completamento degli interventi di officiosità idraulica delle aste fluviali che interessano le frazioni marine, si è recata, in pompa magna, alla Regione Calabria per stabilire i tempi di sottoscrizione delle convenzioni regolanti tale finanziamento. Il Sindaco, all’esito di tale incontro, ha ringraziato i vertici della Protezione Civile Regionale per il finanziamento ottenuto e ha comunicato che si attiverà subito per avere dalla Provincia di Vibo Valentia ragguagli sugli interventi già conclusi, onde poter programmare quelli di completamento. boh!”
Ciò premesso, Limardo e Scalamogna si chiedono: “Ma noi, cioè l’amministrazione Limardo, da comuni mortali, per ottenere i finanziamenti, dopo aver affrontato seriamente la problematica, lavorandoci sopra per tanto tempo, non avevamo già elaborato la mappatura di tutti gli interventi fatti, di quelli in esecuzione e di quelli da realizzare? Non è stato proprio grazie a questo serio lavoro che, batti e ribatti, si è ottenuto questo importante finanziamento? Non abbiamo, già da tempo, inoltrato, alla Regione Calabria, i CUP di tutti gli interventi proposti nell’apposita scheda progettuale?”
Domande retoriche, si definiscono solitamente questi interrogativi, anche perché la risposta è evidente e viene da loro così sintetizzata: “È possibile che questa amministrazione, che, ovviamente, come le precedenti, non ha le capacità divinatorie di cui cerca di ammantarsi ad ogni intervista, non senta la “Correttezza Istituzionale” di ringraziare, oltre alla Protezione Civile Regionale, anche noi, sulla scia del comportamento sempre mantenuto dall’amministrazione precedente, come, ad esempio, nell’occasione della presentazione del Teatro, che ha visto protagonisti tutti i Sindaci che si sono succeduti, di destra o di sinistra che fossero, il Senatore Bevilacqua e tutti quelli che, a vario titolo, hanno dato un contributo alla sua realizzazione?”
Amara è la considerazione di Maria Limardo e Pasquale Scalamogna: “Certo, se lo avesse fatto, poi, ci sarebbe stato ben poco da aggiungere, non si sarebbero potute introdurre elementi, tipo la necessità di acquisire le progettazioni eseguite dalla Provincia, che servono a giustificare, anticipatamente, gli eventuali ritardi nell’attuazione dei finanziamenti. Insomma ci sembra il gioco delle tre carte: nascondere quello che di buono è stato fatto per diventare artefici di ciò che non si è prodotto, creandosi, anche, un alibi sui tempi di esecuzione delle opere”.
La conclusione mette da canto ironia e sarcasmo e riflette piuttosto sull’auspicio e la speranza: “Noi ci auguriamo- affermano Limardo e Scalamogna – nell’interesse della Città e dei Cittadini, che, con impegno e non per grazia divina, si arrivi, il più presto possibile, all’eliminazione, o, quantomeno, alla considerevole mitigazione, del rischio idrogeologico delle frazioni costiere tutte”.