Qualcuno in serata ha pensato di allestire la piazza con una serie di lumini da cimitero
Che la questione legata al rifacimento di Piazza Luigi Razza, meglio conosciuta come piazza Santa Maria, tiene banco ormai da mesi con punte di polemica sfociata a livello di guardia.
Adesso si prova a reagire utilizzando le armi dell’ironia, meglio della provocazione. Perché non può che essere un atto di provocazione quanto attuato nella sera del 2 novembre.
Un gesto simbolico, secondo alcuni, una vera e propria provocazione secondo altri, da parte di alcuni cittadini, che sul far del tramonto, quando il buio pian piano conquista la scena, ha pensato di collocare dei lumini, quelli tipici da cimitero, sulla piazza non ancora inaugurata. Un gesto che, realizzato proprio nel giorno della commemorazione dei defunti, mostra tutte le sue intenzioni. Una provocazione evidente, attraverso la quale i vibonesi cercano di dare valore al loro timore che la piazza rischia di morire e con essa quei pochi esercizi commerciali che ancora resistono sopravvivendo a ritardi e scelte architettoniche non comprese, non condivise, mentre rimane forte il timore che quello che era stato e voleva tornare ad essere il cuore pulsante della città possa perdere definitivamente quella funzione aggregativa che una piazza contribuisce abitualmente a rafforzare