Per il consigliere comunale Francesco Colelli: “Gli alberi ad alto fusto presenti sul territorio comunale devono essere controllati e, ove necessario, sostituiti con alberi a basso fusto”
Essere albero a Vibo Valentia è decisamente pericoloso!
Il rischio che si corre è quello di scomparire per sempre. Sia chiaro, questa volta non ci sono colpe umane o di amministratori in carica o passati. Fatto sta che in questo periodo, quasi si fosse vittime di un malefico sortilegio, mai così tante piante secolari hanno avuto problemi in un lasso di tempo così breve, come in queste ultime settimane.
Già aveva fatto scalpore la triste fine del cedro monumentale dell’Himalaya di piazza Martiri d’Ungheria, meglio conosciuta come piazza Municipio, le cui radici hanno subito dei danni al punto che, proprio nel giorno dei morti, il 2 novembre, si è deciso di abbatterlo attraverso l’intervento di una ditta chiamata dall’azienda che sta facendo i lavori per il rifacimento della piazza; adesso è il turno di un gigantesco pino marittimo si è abbattuto su un un camion posteggiato proprio sotto i suoi rami, all’interno del cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria, praticamente distruggendolo.
Il fatto è avvenuto all’incrocio di via Giovanni XXIII e viale Affaccio, l’arteria che porta alla Statale18 per l’uscita sud dalla città.
Il traffico già parzialmente ridotto a causa proprio dei lavori per la rotatoria è stato completamente interrotto attraverso l’intervento degli agenti della Polizia Locale che hanno dirottato le auto che prima percorrevano Viale Affaccio provenienti da sud e quindi da Mileto su un percorso alternativo, mentre i Vigili del Fuoco hanno subito iniziato a lavorare con i propri mezzi per togliere sia il grosso tronco che i rami che hanno invaso la carreggiata.
Al di là di ogni altra considerazione (ed anche di ogni tipo di ironia utilizzata per sdrammatizzare), rimane il dato che in città c’è un ulteriore problema da affrontare, come evidenziato dal consigliere comunale Francesco Colelli (capogruppo del PD), che, premettendo di essere “un convinto sostenitore del verde pubblico nei centri abitati” ammette di dover fare i conti con la realtà che indica che “c’è una questione che a Vibo non può più essere sottovalutata”, per cui “la sicurezza dei cittadini deve essere prioritaria”.
“Una città è tale quando è vivibile ed il verde è una parte che né determina, in modo netto il grado di vivibilità – afferma Colelli – Gli alberi ad alto fusto presenti sul territorio comunale devono essere controllati dal punto di vista della salute della pianta e dal punto di vista della tenuta statica e, ove necessario, sostituiti con alberi a basso fusto”.
Una affermazione che suona come un programma (e una condanna per i vecchi alberi: appunto, essere albero a Vibo Valentia è rischioso…!).
Intanto, l’amministrazione comunale sta monitorando la situazione relativa alla caduta del pino domestico lungo viale Affaccio, anche al fine di individuarne le cause. L’area è stata delimitata per consentire le operazioni di messa in sicurezza per la completa rimozione dell’albero. Operazioni condotte da personale dei Vigili del fuoco, coadiuvato da una ditta incaricata. Sul posto anche la Polizia locale, oltre agli assessori all’Ambiente, Marco Miceli, e ai Lavori pubblici, Salvatore Monteleone, e la dirigente Lorena Callisti.
A questo punto, è stato deciso da parte dell’amministrazione comunale di anticipare a domani l’avvio dei controlli, precedentemente programmati, su tutti gli alberi ad alto fusto per verificarne lo stato di salute e il grado di tenuta.