Iniziative in tutta la regione e, il 14 febbraio presso il GOM di Reggio Calabria, visite gratuite e divulgazione di materiale informativo su questa patologia
Il 10 febbraio non è solo il Giorno del ricordo, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, il 10 febbraio è anche la Giornata internazionale dell’Epilessia, una delle malattie neurologiche più diffuse, tanto da essere riconosciuta come malattia sociale dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nei paesi industrializzati, coinvolge circa 1 persona su 100.
Si stima che ci siano oltre 50 milioni di casi nel mondo, solo in Europa i pazienti sono circa 6 milioni e oltre 500.000 in Italia.
Fino a poco tempo fa i preconcetti su questa malattia erano tanti e incidevano negativamente sulla vita delle persone che ne soffrivano: in molti ritenevano che l’epilessia fosse una malattia mentale con scarse possibilità di trattamento, che durante una crisi epilettica si potesse diventare violenti, o che non si potesse guidare, fare sport e, nel caso delle donne, che queste avessero difficoltà a concepire o che le venisse vietato di allattare, niente di più sbagliato.
Intanto esistono varie forme di epilessia e da alcune si può anche guarire.
«Il termine epilessia – afferma la neurologa Paola Merlo – in effetti è un termine generico, che indica una numerosa serie di tipologie cliniche. Si parla di “grande male”, “piccolo male”, epilessia focale, epilessia parziale, epilessia criptogenetica… Ogni forma richiede soluzioni terapeutiche differenti, farmacologiche o chirurgiche, che variano anche in base al fatto che l’epilessia sia una vera e propria malattia o piuttosto dipenda da altre patologie, rientrando nel novero delle cosiddette epilessie secondarie».
«Oggi l’epilessia può essere curata nell’80% dei casi e può essere guarita sei volte su dieci – aggiunge la dottoressa – I più colpiti dall’epilessia sono i giovani perché questa malattia si sviluppa soprattutto in età giovanile e poi tende a scomparire nel corso della vita, proprio grazie alle cure sempre più efficaci di cui disponiamo. Purtroppo le cause dell’epilessia spesso sono sconosciute, per cui è quasi impossibile prevenirla. Per questo motivo è importante che la persona interessata si sottoponga, sin dalle prime avvisaglie, a una visita neurologica e a esami specifici che consentano di individuare i trattamenti che possano frenare eventuali sviluppi della malattia».
Per promuovere una corretta conoscenza di questa malattia e soprattutto per sfatare pregiudizi e abbattere le barriere sociali che ancora la circondano, il 10 febbraio di ogni anno viene celebrata la Giornata internazionale dell’Epilessia, durante la quale si svolgono manifestazioni e iniziative per abbattere le barriere sociali che ancora la circondano.
In Calabria saranno molti i palazzi o i monumenti che si tingeranno di “VIOLA”:
REGGIO CALABRIA Palazzo San Giorgio
MOTTA SAN GIOVANNI (RC) Palazzo Alecce sede dell’Amministrazione Comunale
TAURIANOVA (RC) Fontana di P.zza Italia e la facciata Municipale
VARAPODIO (RC) Monumento ai Caduti
PALMI (RC) Monumento ai Caduti
RIZZICONI (RC) Fontana davanti al Palazzo Municipale
CATANZARO Statua del cavatore e la Cittadella Regionale
Inoltre, il 14 febbraio, dalle 9 alle 13, presso il Centro Regionale Epilessie del Gom a Reggio Calabria, i cittadini potranno effettuare visite gratuite, confrontarsi con un panel di esperti e ricevere materiale informativo sull’epilessia predisposto dalla Lice, la Lega Italiana Contro L’Epilessia.