È la conclusione su base scientifica alla quale si è giunti attraverso i risultati di uno studio che ha coinvolto 660 uomini con un’età media di 67 anni
Una dose settimanale di olio d’oliva potrebbe sortire effetti decisamente migliori rispetto all’assunzione di Viagra per migliorare le prestazioni sessuali di un uomo.
Lo suggerisce una ricerca condotta da scienziati dell’Università di Atene, i quali sostengono che nove cucchiai a settimana basterebbero per ridurre l’impotenza di circa il 40%.

La notizia, riportata dal giornale digitale spagnolo Olimerca, evidenzia come l’olio d’oliva ha numerosi benefici per la salute, tra cui il mantenimento della salute dei vasi sanguigni e il mantenimento della circolazione in tutto il corpo. La formula magica suggerisce che siano almeno nove i cucchiai di olio d’oliva da consumare a settimana, dose in grado di stimolare anche la produzione di testosterone.
Secondo l‘Independent, giornale del Regno Unito, dallo studio che ha coinvolto 660 uomini con un’età media di 67 anni e che è stato presentato al congresso della European Society of Cardiology a Monaco di Baviera, è emerso che coloro che adottavano una dieta di tipo mediterraneo (ricca di frutta e verdura, legumi, pesce e noci, nonché olio d’oliva) avevano molti meno problemi e vedevano addirittura la loro salute sessuale migliorata,. L’olio d’oliva può anche aiutare ad aumentare notevolmente i livelli di testosterone, riducendo il rischio di disfunzione erettile.
Christina Chrysohoou, la ricercatrice principale di questo studio condotto su su circa 660 maschi con un’età media di 67 anni residenti nell’isola greca di Icaria, nell’Egeo nord-orientale, ha affermato che la dieta e l’esercizio fisico sono fondamentali per migliorare la capacità sessuale degli uomini di mezza età e di quelli più anziani: “Consumare olio d’oliva e affidarsi alla dieta mediterranea mantiene elevate le prestazioni sessuali maschili», ha aggiunto la scienziata”.
Il tasso di disfunzione riscontrato in quel particolare gruppo di uomini era del 20%, ben al di sotto del 52% che gli studiosi si aspettavano. I ricercatori hanno verificato che è appunto l’alimentazione la risposta: frutta, verdura, noci e l’olio d’oliva al posto del burro aiutano a ridurre il rischio di disfunzione erettile del 40%.
In particolare, i ricercatori hanno registrato come gli effetti più vistosi si verificassero nei soggetti che non solo consumavano quei nove cucchiai ma che aggiungevano anche almeno 13 porzioni di verdure, sei di frutta, tre di pesce e due di legumi.
«Si tratta di una soluzione non farmacologica ma anche una risposta di lungo termine nella protezione delle funzionalità sessuali maschili – ha confermato Chrysohoou – Il Viagra non migliora nulla sul lungo periodo, può solo produrre un effetto di breve durata».
Il segreto dell’olio d’oliva, in particolare, starebbe nella capacità di ripulire le arterie e migliorare la circolazione, con tutte le (positive) conseguenze del caso: una migliore circolazione nell’area inguinale, così come il grasso corporeo sotto controllo che ridurrebbe la sua influenza negativa sugli ormoni, condurrebbero dunque a questa sorta di cura naturale del fenomeno. In effetti studi passati avevano collegato la disfunzione erettile a problematiche di tipo cardiovascolare.
Una conferma empirica, ma concreta arriva da Franco Sabatino, imprenditore sorianese tra i principali produttori di olio in Calabria, che, nell’esaltare le qualità dell’olio d’oliva ricorda è l’elemento essenziale ed insostituibile della dieta mediterranea e, come se non bastasse, la dieta mediterranea riduce il rischio di diabete, pressione alta, obesità e colesterolo elevato.