Con l’arrivo della primavera, ma soprattutto nei mesi di aprile, maggio e giugno si concentrano la maggior parte dei sintomi di allergia. Per questo è importante fare un test allergologico
Con l’arrivo della primavera, ma soprattutto nei mesi di aprile, maggio e giugno si concentrano la maggior parte dei sintomi di allergia perché questo è il periodo più ricco di pollini, ma in realtà i pollini delle varie specie di piante ed alberi sono presenti lungo quasi tutto l’anno.
Il significato della parola allergia è “reazione alterata”: una risposta inappropriata dei meccanismi di difesa dell’organismo a sostanze generalmente inoffensive, normalmente presenti nell’ambiente.
I pollini sono generalmente allergeni stagionali e la primavera è la stagione caratterizzata da un maggiore numero e varietà di pollini allergeni. Molte sono infatti le piante che hanno fioritura in primavera e che possono causare sintomi allergici che possono manifestarsi con molteplici sintomi, soprattutto a livello nasale e oculare, come rinite allergica e congiuntivite.
Come riconoscere l’allergia stagionale? Per formulare una diagnosi di allergia stagionale il primo passo è la visita medica, che comprende un’anamnesi scrupolosa, cioè una serie di domande per valutare come e quando compaiono i sintomi e la presenza di una eventuale familiarità alle allergie. La valutazione dei sintomi e della loro stagionalità può già fornire un primo orientamento diagnostico.
Ecco perché il Centro Medico Polifunzionale New Delta di Pizzo, diretto dal prof. Giuseppe Gambardella, ha programmato presso i suoi ambulatori uno screening allergologico con prove allergiche potendo avvalersi della presenza dell’allergologo ed immunologo dell’Università di Messina, il prof. Marco Casciaro.
Questo perché, per confermare la diagnosi e, in particolare, per individuare l’allergene responsabile della reazione allergica, occorre sottoporsi a test specifici.
Il test di primo livello è il cosiddetto prick test e viene fatto sulla pelle: l’allergologo dispone una goccia di ciascun allergene sulla pelle dell’avambraccio e la punge delicatamente, per poi attendere la risposta ed agire di conseguenza.