Focus, in particolare, per quanto riguarda la situazione all’ASP di Vibo Valentia, con i numeri che scaturiscono dal report “Corsie Vuote, Uffici Pieni”
È allarmante il quadro che emerge dal report “Corsie Vuote, Uffici Pieni” pubblicato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Calabria, basato su richieste di accesso agli atti inoltrate alle Aziende sanitarie calabresi alla ricerca dei cosiddetti “imboscati”. L’indagine punta i riflettori sul personale sanitario impiegato in mansioni diverse rispetto al proprio profilo professionale e sul numero di dipendenti con inidoneità o limitazioni certificate.
Nella documentazione raccolta e resa nota da Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, sarebbero complessivamente 1.625 gli operatori tra sanitari e parasanitari assegnati a mansioni diverse da quelle per cui sono stati assunti, di cui: 153 – tra questi 23 medici – le unità di “personale sanitario impiegato in attività rientranti nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto in categoria e profilo professionale di appartenenza”, mentre sono 1.472 – tra questi 115 medici e 802 infermieri – le unità di “personale sanitario in possesso di inidoneità̀ certificata e/o idoneità con prescrizioni limitanti per lo svolgimento delle mansioni per le quali si è assunti”.
Per quanto riguarda, in particolare, la situazione all’Asp di Vibo Valentia, dal report risulta che, per quanto concerne il personale adibito ad attività amministrativa o diversa dal ruolo per il quale si è assunti, il numero ammonta a 23 unità: 5 Dirigenti medici, 7 Infermieri, 7 Operatori Socio-Sanitari, un Tecnico sanitario di laboratorio Biomedico, un Fisioterapista, una Puericultrice ed un Ausiliario specializzato.
Sono invece 109 i sanitari non operativi, con inidoneità certificata e/o idoneità con prescrizioni limitanti e in molti casi le limitazioni si traducono in esenzioni da turni, reperibilità, movimentazione carichi, attività di emergenza. Nello specifico, dei 109 fanno parte: 50 Infermieri, 20 Operatori Socio-Sanitari, 15 Dirigenti medici, 8 fisioterapisti, 4 operatori tecnici, 2 Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, 2 Ostetriche, una Puericultrice, un Tecnico di neurofisiopatologia, un Ortottista, un Assistente amministrativo, un Collaboratore amministrativo, un Ausiliario specializzato, un Dirigente psicologo, un Dirigente farmacista, un Dirigente veterinario, un Medico di emergenza territoriale ed un veterinario.