Intervento di Fausto De Angelis in attesa della seduta di domattina del Consiglio comunale con la risposta del sindaco sulla spinosa questione dell’assessore incompatibile
In occasione del prossimo consiglio comunale con all’ordine del giorno, oltre ad altri punti, anche la risposta del sindaco sulla spinosa questione dell’assessore incompatibile, il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia, per bocca del suo Presidente, Fausto De Angelis, considerato che “questo é uno di quei casi in cui più ci si informa, più ci si documenta, più ci si ragiona e più dubbi sorgono”, per dirimere la confusione, si è deciso di “chiedere aiuto al Sindaco rivolgendogli alcune domande”.
“La speranza – si augura De Angelis – è quella di avere spiegazioni esaustive in merito, anche per fugare ogni dubbio alla cittadinanza sulla trasparenza e sulla legalità dell’amministrazione. Le domande sono semplici per cui confidiamo in una celere risposta, anche verbale, nel prossimo consiglio.
Ed ecco le domande che pone il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia.
“In primis, saremmo curiosi di sapere se il Sindaco fosse a conoscenza o meno della condizione di incompatibilità, insomma bisogna far chiarezza ed affermare l’assoluta estraneità e mettere a tacere ogni sospetto su una possibile accondiscendenza. Purtroppo anche in questa circostanza non vi sarebbe alcuna giustificazione sulle responsabilità, anzi, il Sindaco avrebbe necessariamente dovuto saperlo, altrimenti vi é stata la reticenza degli uffici a tenerlo all’oscuro. Insomma delle due l’una”.

“Qualora invece si riconoscesse l’estraneità del primo cittadino sulla vicenda si viene a definire un altro scenario, infatti in tal caso vorremmo evidenziare alcune strane “coincidenze” che, alimentano le nostre perplessità. Ne segnaliamo giusto qualcuna a tono di domanda”.
Ed ecco gli interrogativi: “i controlli sugli eletti e sugli assessori da nominare sono stati svolti correttamente dagli uffici preposti? Perché risultano mancanti sul sito dell’ente la documentazione (obbligatoria per legge) inerente ad alcuni amministratori? Poi, perché il dubbio sull’incompatibilità viene fuori dagli uffici dopo 10 mesi e soprattutto successivamente la denuncia di un consigliere d’opposizione? Ancora, perché non é stato chiesto un parere all’ufficio legale del comune prima di fare un’interrogazione al ministero? Ma veramente si può credere che, qualora il Ministero dovesse mai rispondere, un parere potrà cambiare la legge o la giurisprudenza esistente in merito?”
“Ci duole dirlo – scrive Fausto De Anglelis, già senatore nella passata legislatura – ma il “sospetto” che il parere sia stato chiesto come palliativo, non sapendo che pesci prendere, o meglio che sia stato usato come espediente per guadagnare tempo é fondato”.
“Speriamo vivamente – auspica il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia – che l’amministrazione possa trovare al più presto una soluzione e che le nostre domande possano risultare alla fine insussistenti, diversamente la credibilità verrebbe seriamente intaccata”.
“Avendo promesso precedentemente di essere opposizione costruttiva – prosegue la nota – vorremmo concludere suggerendo che, invece di provare ad arrampicarsi sugli specchi ed a sollevare amletici dubbi su rateazione si (valida) o rateazione no (non valida), possiate percorrere l’unica strada possibile e cioè quella chiarita per legge e cioè sanare la posizione per riprendere serenamente il vostro percorso amministrativo. Pur sembrando banale è l’unica soluzione rapida, indolore e risolutiva”.
Il presidente del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia conclude con una considerazione: “Purtroppo, quando si tratta di legalità un’amministrazione non può essere né leggera e né superficiale e soprattutto deve fare attenzione affinché la pezza che conta di mettere non sia peggiore del buco”.