In città si è aperto un forte dibattito sul significato da dare a questo gesto, interviene anche il sindaco
In un post su Facebook, il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, commenta quanto successo sul monte S. Elia in un luogo simbolico per la comunità di Palmi, le Tre Croci, dove ogni anno si celebra la festa della Madonna del Carmine il 16 luglio con una processione che parte dalla città e arriva fino a lassù, dove si svolge anche una messa solenne e una benedizione del mare e dove i fedeli si recano durante tutto l’anno elevandole a luogo di preghiera e di devozione.
“Il giorno di Pasqua, le Tre Croci sul Monte S. Elia, – scrive il sindaco – sono state dipinte con un murale nero.
Questo episodio ha acceso nelle ultime ore un dibattito e in tanti ci siamo interrogati sul significato di quella rappresentazione che, indubbiamente, è apparsa potente.
Che si tratti di un richiamo ad una storia di malasanità, di un monito sull’orrore di Gaza o semplicemente di una estemporanea e personalissima espressione del writer, il punto è che i luoghi pubblici non possono essere oggetto di iniziative di questo genere senza alcuna autorizzazione, anche quando si tratta di messaggi nobili.
Per questo motivo, nelle prossime ore il monumento al Calvario, che ha un significato profondo nella storia e nella cultura della nostra Città, verrà ripristinato e tinteggiato di bianco.
Colgo l’occasione per dire che seguo quotidianamente e con grande attenzione le tragiche vicende della striscia di Gaza e da sempre, pur respingendo le logiche del terrorismo, sono vicino alle ragioni del popolo palestinese.
I civili uccisi sotto le bombe, tante bambine e tanti bambini vittime della crudele follia di alcuni governanti, ci colpiscono ogni giorno con le immagini tragiche che arrivano dai teatri di guerra di tutto il mondo.
La nostra Città rifiuta la guerra.
Per dare concretezza a questa idea e per lanciare da Palmi un messaggio di pace, nei mesi scorsi ho commissionato un murale che presenteremo presto alla nostra Comunità”.