• Contatti
sabato, Agosto 2, 2025
  • Login
ViViPress
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
ViViPress
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Sanità in Calabria, Ferrari (SMI) ad Occhiuto: “l’analisi sul sistema 118 continua ad essere errata e le soluzioni inesistenti”

Sanità in Calabria: per risolvere i problemi serve l’impegno disinteressato di tutti e non “atti di furbizia”

da Maurizio
18 Maggio 2025
in sanità
Tempo di lettura: 7 minuti
Share on FacebookShare on Twitter

Nostra intervista a tutto campo ad Alessia Piperno, medico del 118 e referente SMI. Un’analisi schietta della realtà, quella vissuta quotidianamente in trincea

di Maurizio Bonanno

Ti potrebbe anche piacere

Sanità in Calabria, Ferrari (SMI) ad Occhiuto: “l’analisi sul sistema 118 continua ad essere errata e le soluzioni inesistenti”

Dopo il dramma della piccola Carlotta, Fp Cgil Calabria: “Servizio di emergenza-urgenza da rivedere”

31 Luglio 2025
136
La tecnologia al servizio della Medicina dello Sport per la migliore valutazione delle performance dell’atleta (VIDEO)

La tecnologia al servizio della Medicina dello Sport per la migliore valutazione delle performance dell’atleta (VIDEO)

31 Luglio 2025
264

L’ambulanza è senza medico o magari è impegnata in altro soccorso ed un altro Serafino Congi ci lascia. Chiedere aiuto a chi ci governa è giusto e legittimo e si DEVE fare, ma nel frattempo che, chi di competenza, ascolti nel mentre si decide il da farsi, si può scegliere se attendere arrabbiati, impauriti e speranzosi o provare, ognuno come può, a fare un passo, un piccolissimo passo a favore del servizio.

kairos4

È maledettamente seria la questione quando si parla di sanità. Ancora di più quando si fa riferimento alla sanità pubblica, che è un servizio vitale ed è la garanzia principale e non delegabile all’attuazione di uno dei principi espressi nella nostra Costituzione, che sarebbe pure “bellissima” come in tanti si pavoneggiano nel definirla, ma se non si attua nelle sue linee fondamentali è una triste beffa, un dileggio al nostro crederci democratici e civili.

Ancor più quando la questione si annovera tra i temi della speculazione politica, miope quando è di parte, ma non della parte del cittadino e di chi soffre. Quando la realtà viene interpretata a seconda delle convenienza strettamente partitica e non dell’adeguatezza nell’applicazione di un diritto. È la drammatica conseguenza della decisione, a suo tempo maldestramente presa, di adattare la gestione della sanità pubblica a criteri aziendali: la terminologia “azienda sanitaria” dovrebbe essere considerato un ossimoro improponibile ed invece è una metodologia di conduzione.

Proponiamo queste considerazioni ad uno dei tanti medici in prima linea, facilmente definiti “eroi” ed altrettanto facilmente abbandonati a se stessi. Alessia Piperno è un medico dell’urgenza, quella del 118, un medico di trincea, di quella prima linea dentro la quale ci si butta solo perché spinti dall’amore per questa che è una missione più che un lavoro e si sopravvive alle migliaia di difficoltà con l’entusiasmo di una professione che da Ippocrate in poi è sempre stata e sempre sarà al servizio di chi soffre per alleviare e possibilmente debellare la sofferenza, la malattia, l’infermità.

Ascoltando questa premessa, Alessia Piperno che nel frattempo ha deciso di impegnarsi anche quale referente dello Smi (sindacato medici italiani), risponde non nascondendosi la realtà che lei per prima affronta quotidianamente.

E offre qualche esempio vissuto personalmente, che – precisa – non vuole essere un “atto di condanna” bensì uno spunto di riflessione.

alessia piperno 2
Alessia Piperno

E racconta: “Tempo fa, al triage di un Pronto Soccorso della Calabria, una signora anziana un sabato mattina arriva lamentando ciò che ormai abbiamo tutti imparato… dolore toracico. Eseguito ECG (negativo) e gli esami del caso, la signora si accomoda al triage in attesa dei risultati. Incontra cosi una conoscente anch’essa in attesa ed iniziano a chiacchierare. Alla domanda “come mai tu qui?” la gentile signora risponde: “niente, sono stata al mercato, poi non avevo molto da fare e ho pensato… è un po’ che non mi faccio gli esami lascia che vado al Pronto Soccorso”.

Ed ancora: “Un’altra volta invece vengo attivata in codice rosso per una signora senza coscienza all’interno di un bar. Al mio arrivo (la signora ovviamente si era ripresa giusto un secondo prima che noi arrivassimo, un miracolo!) approfondivo la visita non notando nessun elemento di emergenza. Intanto i familiari si agitavano. Comunicato loro che la signora, vigile, cosciente, orientata nel tempo/spazio, parametri vitali perfetti e deambulazione autonoma, poteva essere accompagnata da uno qualsiasi dei parenti presenti con tanto di macchina parcheggiata fuori, lasciando cosi l’ambulanza medicalizzata libera per un successivo soccorso, venivamo aggrediti verbalmente e la figlia della signora passandomi accanto mi ha pure spinta. Davanti a tutto questo, porto la signora al Pronto Soccorso, perché anche io voglio ritirarmi a casa la sera… scopriamo il giorno dopo che eseguita la Tac la signora firmava per essere dimessa. La settimana dopo aveva una visita specialistica programmata, serviva la Tac e la paziente non era riuscita ad eseguirla in altro modo. Ecco spiegato il soccorso”.

“E di questi esempi potrei portarne molti altri”, sconsolata aggiunge.

Quasi increduli, chiediamo come sia possibile che avvengano fatti simili.

Alessia Piperno spiega: “Questi – chiamiamoli – “atti di furbizia”, come il chiamare l’ambulanza per un paziente tranquillamente trasportabile in auto, ingolfano il sistema. Ambulanze medicalizzate impegnate impropriamente. E pensate che quando chiamate l’ambulanza, dall’altro lato del telefono trovate un infermiere che non può fare altro che fidarsi di voi e di ciò che dite. In base alle vostre informazioni attiva l’ambulanza ed in questo modo è facile non avere il mezzo di soccorso libero quando serve”.

A questo punto è lei a porre la domanda: “Davanti a questo, pensate ancora che sia l’operatore del 118 ad avere colpa? Molto dipende dalla vostra onestà ed io comprendo che il territorio non sia ben servito ed in un certo senso potrei capirvi anche, ma non è questa la soluzione, provate a pensarci…”.

Proviamo ad obiettare: ma non è semplicemente tutta colpa del cittadino-paziente…

Alessia Piperno non si sottrae all’osservazione ed ammette: “Una mano sulla coscienza forse andrebbe messa anche da parte di alcuni colleghi medici. Sono pochi, pochissimi, ma ora, sempre con qualche esempio a me successo, vi spiego dove anche i colleghi medici possono aiutare”.

“Partiamo dai medici curanti che, dopo aver assistito i pazienti per via telefonica per giorni senza averli mai visti, all’ennesima telefonata rispondono direttamente “chiama il 118”. Vorrei dire a questi pochi colleghi (ma che seppur pochi, permettetemi il termine “infangano” il buon operato di tutti gli altri) che sono pagati per assistere e visitare i pazienti quando necessario in presenza. Il vostro assistito non può e non deve sentirsi solo: vi ricordo che anche se non direttamente, il vostro stipendio è dato anche da loro. Se pensate di avere troppi assistiti e non farcela, prendetene di meno piuttosto”.

L’analisi del medico referente dello Smi non cede a compromessi e non si tira indietro se sollecitata a chiarire: “Passando ai medici di Pronto Soccorso (ed anche qui, parliamo di bassissime percentuali che però, come detto, si ripercuotono su tutti gli altri) troppe volte – ammette – sempre dagli stessi, mi sento dire: “ho dovuto dare un codice rosso… altrimenti chissà quando vi mandavano!”.  La Centrale operativa ha un amaro compito, fidarsi di noi… ed è solo per fiducia che mobilita le ambulanze e se non la manda subito evidentemente sta cercando di tutelare il territorio!”.

Anche queste sono “furbizie” che si aggiungono a quelle dei pazienti ottenendo un solo risultato: “la Centrale operativa rischia di non avere ambulanze libere ma solo ed unicamente perché chi vi risponde al telefono si fida di voi!”.

Dinanzi alla nostra espressione – un misto di sorpresa, sconcerto, sbigottimento, Alessio Piperno propone un altro esempio chiarificatore precisando: “È successo a me poche settimane fa, allertata in codice rosso per un sospetto evento neurologico acuto in un paziente di 25 anni”.

“Al mio arrivo era fuori a fumare una sigaretta. Tac negativa e accesso al Pronto Soccorso per cefalea e vertigini da una settimana (ciò che dico è tutto registrato). Finita la sigaretta, il medico in turno rimprovera l’infermiera perché: “dai abbiamo dato un rosso almeno potevi metterla in sedia”. Eseguita la consulenza (per circa 3 ore è stata impiegata un’ambulanza medicalizzata) la paziente chiedeva di poter rientrare al Pronto Soccorso in macchina con i propri genitori. Questa bassissima e ripeto bassissima percentuale di medici dovrebbe forse essere più onesta, tutelando così non solo i pazienti ma anche i loro colleghi stessi”.
“Vorrei poi fare una piccola precisazione – aggiunge il medico nostro interlocutore – le ambulanze che ci sono state fornite, vi stupirò forse, sono efficienti, funzionali e belle anche come impatto visivo. Il problema non sono le ambulanze, e qui un piccolo ma importantissimo aiuto potremmo riceverlo dalle amministrazioni. Abbiamo strade dissestate, piene di buche, anche profonde ed a volte direi pericolose. Quando piove poi è un disastro. Pochi giorni fa ho soccorso un ragazzo che in bici aveva preso una buca, aveva piovuto tutta la notte e, colma d’acqua non se ne notava nemmeno la profondità. Insomma, già dovremmo arrivare in massimo 18 minuti su target distanti 35, almeno le strade, ma dico almeno una, volete darcela?”.

A questo punto, sconsolati alziamo le spalle come segno di comprensione, ma il giovane medico non vuole questo: Alessia Piperno, sentendosi in trincea, non intende arrendersi: “Mi dispiace se i nostri Direttori non riescano a garantire i tempi di soccorso ma in questo modo mai potremo aiutarli! Garantire un soccorso in massimo 18 minuti vuol dire anche fornire il territorio di mezzi che possano farlo!”.

Ed aggiunge: “Abbiamo periferie completamente abbandonate e la soluzione non può essere certo data dall’aggiunta di ambulanze private – e sottolineo private – limitate al periodo estivo. Sono un aiuto, certo, ma non sono la soluzione, il bisogno permane 12 mesi l’anno!”.

La sua franchezza è ammirevole: “Una precisazione che vale per tutti, ma davvero tutti. Il 118 è un servizio di emergenza-urgenza! È un servizio territoriale che non può certo essere attivato per una lipotimia (svenimento), per un taglio al pollice o per una visita generica perché il medico non risponde. Le ambulanze che ad oggi vengono attivate in codice verde o addirittura bianco (vi assicuro che succede) sono – permettetemi – uno schiaffo al servizio che svolgiamo”.

E poi, con l’arrivo dell’estate l’utenza aumenta a dismisura e con loro le richieste di intervento. A questo osservazione la dottoressa Piperno quasi sbotta: “I villaggi si muniscano di un mezzo per accompagnare eventualmente i loro villeggianti al Pronto Soccorso. Ogni anno veniamo attivati dagli stessi ospiti direttamente dalle loro stanze. A volte arriviamo e nemmeno il villaggio ne è a conoscenza! Perché già all’ingresso gli viene detto “se avete bisogno c’è il 118”. No, non funziona così, l’ambulanza specie se medicalizzata deve restare a servizio dei codici prioritari perché per questo è nato il nostro servizio!”.

Eppure, Alessia Piperno non perde la speranza: “Con una mano da parte di tutti non risolveremo la situazione, ma magari qualche medico in più sul territorio lo potremo trovare… in attesa che, chi di competenza, trovi soluzioni permanenti e definitive come meritano tutti i cittadini calabresi e tutti i medici che ogni giorno con professionalità e competenza si recano sul proprio posto di lavoro”.

Nonostante tutto ciò che non c’è, loro ci sono…

Tags: 118calabriacittadinofurbiziamalattiamedicipazientepronto soccorsoSMI

Maurizio

Articoli Simili

Sanità in Calabria, Ferrari (SMI) ad Occhiuto: “l’analisi sul sistema 118 continua ad essere errata e le soluzioni inesistenti”

Dopo il dramma della piccola Carlotta, Fp Cgil Calabria: “Servizio di emergenza-urgenza da rivedere”

da redazione
31 Luglio 2025
136

Gli accertamenti da parte della magistratura potranno dare indicazioni sulla possibilità che la piccola Carlotta, se trasportata per tempo all’Azienda...

La tecnologia al servizio della Medicina dello Sport per la migliore valutazione delle performance dell’atleta (VIDEO)

La tecnologia al servizio della Medicina dello Sport per la migliore valutazione delle performance dell’atleta (VIDEO)

da Maurizio
31 Luglio 2025
264

Un incontro organizzato a Pizzo dal Centro di Medicina dello Sport di Vibo Valentia diretto da Francesco Bilotta https://www.youtube.com/watch?v=atjEbDwr40Y La...

Il consultorio di Serra San Bruno tra incertezza e depotenziamento

Il consultorio di Serra San Bruno tra incertezza e depotenziamento

da redazione
30 Luglio 2025
124

Dal Sindaco di Brognaturo, Rossana Tassone, riceviamo a pubblichiamo La Calabria, già partita in ritardo di due anni sulla legge...

Il Forum del Terzo Settore incontra la conferenza dei Sindaci: riparte la collaborazione

Sanità vibonese, il Terzo Settore da tempo indica carenze, ma propone anche soluzioni… inascoltate!

da Maurizio
30 Luglio 2025
166

All'indomani dell'ultima riunione tra i rappresentanti della Conferenza dei Sindaci ed uno dei commissari dell'ASP, le riflessioni del Portavoce Giuseppe...

Prossimo
Operazione “alto impatto” a Lamezia Terme che ha portato a sanzioni per oltre 16.500 euro

Operazione "alto impatto" a Lamezia Terme che ha portato a sanzioni per oltre 16.500 euro

ViViPress – i fatti raccontati in libertà

Supplemento online di Pagine Vibonesi
Direttore Responsabile Maurizio Bonanno
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 76 del 12/02/1993

Edizioni Il Cristallo
e-mail: redazione@vivipress.com

  • Contatti

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
colacchio gif maker

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews