È però fondamentale che le autorità si impegnino a risolvere la questione nel più breve tempo possibile, assicurando che le misure adottate siano temporanee
Con l’ordinanza firmata dalla responsabile della macrostruttura “Viabilità”. l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia ha deciso di mettere in atto alcune misure temporanee sulla SP n.5 “Pizzo-Maierato-S. Onofrio”, in particolare lungo il sovrappasso n. 213 (coordinate 38.707254, 16.153250 – 38.707254, 16.154190), che si trova sopra l’Autostrada A2 del Mediterraneo. Queste misure prevedono l’istituzione di un senso unico alternato e il divieto di transito ai mezzi con portata superiore alle 26 tonnellate.

Non c’è dubbio che questa ultima decisione dell’amministrazione provinciale rappresenti una misura di emergenza dettata da motivi di incolumità pubblica. D’altronde, la frana avvenuta due mesi fa, aveva messo in evidenzia la gravità della situazione e la necessità di tutelare la sicurezza lungo quella tratta. Tuttavia, questa soluzione temporanea solleva alcune criticità.
Innanzitutto, il divieto di transito per i mezzi pesanti potrebbe causare disagi significativi al traffico e alle attività commerciali locali, aggravando le difficoltà di mobilità e di logistica in un’area già fragile. Inoltre, la sospensione dei lavori di messa in sicurezza, mette in luce una problematica più ampia: la gestione delle emergenze e la tempestività degli interventi di ripristino. La presenza di un sovrappasso che sovrasta l’autostrada A2, sottolinea l’importanza di intervenire rapidamente per evitare rischi più gravi.
La decisione, seppur comprensibile, dovrebbe essere accompagnata da un piano di interventi immediati e trasparenti, per garantire la sicurezza senza penalizzare eccessivamente la mobilità locale. È fondamentale che le autorità si impegnino a risolvere la questione nel più breve tempo possibile, assicurando che le misure adottate siano temporanee e proporzionate alla reale minaccia. Solo così si potrà coniugare sicurezza e sviluppo sostenibile in un territorio che necessita di interventi strutturali e tempestivi.
Questi lavori sono necessari dopo la frana, ma, considerati i precedenti, c’è il rischio che quella che adesso appare come una misura temporanea per tutelare tutti e permettere di completare gli interventi nel modo più sicuro possibile, si trasformi in una condizione semi permanente per chissà quanto tempo.