Il ruolo strategico e fondamentale del GAL Terre Vibonesi che ha trasformato questo riconoscimento in un’occasione per promuovere sviluppo, identità e vocazione internazionale del territorio
Un incontro istituzionale e culturale per celebrare l’eccellenza agroalimentare calabrese con un convegno e uno show cooking. Protagonisti il Consorzio, le istituzioni e il GAL Terre Vibonesi, guidato dal presidente Vitaliano Papillo, motore della rinascita del comparto
Martedì 24 giugno alle ore 18:00, nella Sala Murmura della Camera di Commercio di Vibo Valentia, la presentazione ufficiale alla comunità del Consorzio Pecorino Monte Poro DOP. L’evento rappresenta il punto d’approdo di un progetto voluto e sostenuto dal GAL Terre Vibonesi, con in testa il suo presidente, Vitaliano Papillo, che da anni lavora con determinazione per valorizzare, promuovere e internazionalizzare le eccellenze del territorio calabrese.

Cuore della manifestazione sarà il convegno dal titolo “Dal pascolo alla tavola: il Consorzio Pecorino Monte Poro DOP motore di sviluppo economico e sostenibile del territorio”, moderato dal giornalista gastronomico Luciano Pignataro. L’incontro vedrà la partecipazione di esperti di settore, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni, che offriranno riflessioni e prospettive sui temi della tracciabilità, del benessere animale, della qualità alimentare e del legame tra produzione e identità territoriale.
Tra i partecipanti istituzionali, il presidente del Consorzio Vincenzo Vinci, del presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, del sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo, del vicepresidente della Regione Calabria Filippo Pietropaolo e degli assessori regionali Gianluca Gallo e Rosario Varì.
Motore propulsivo che ha portato a questo risultato è certamente ill GAL Terre Vibonesi, e in particolare dal presidente Papillo, che ha creduto sin dall’inizio nel potenziale strategico del Pecorino Monte Poro DOP come volano di crescita e ambasciatore del gusto calabrese nel mondo. Da qui, la nascita del Consorzio Pecorino Monte Poro DOP, frutto di una sinergia strutturata, orientata allo sviluppo, alla valorizzazione e all’internazionalizzazione del comparto agroalimentare locale. In questo percorso, il GAL Terre Vibonesi ha avuto un ruolo chiave, offrendo supporto tecnico, finanziario e istituzionale, con il presidente Papillo che, da profondo conoscitore del territorio e delle sue potenzialità, ha messo in campo una visione strategica chiara: fare del Pecorino Monte Poro non solo un prodotto d’eccellenza, ma un simbolo identitario e competitivo della Calabria sui mercati nazionali e internazionali.

Il GAL ha investito risorse, relazioni e strategie per consolidare una filiera che oggi rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione tra istituzioni, comunità locali e imprese possa dare frutti tangibili. Papillo, con la sua azione, ha contribuito a creare un ecosistema virtuoso che ruota attorno al rispetto della tradizione e all’innovazione, alla tutela del territorio e alla crescita sostenibile.
L’evento è strutturato in modo che, dopo il convegno, il gusto diventa protagonista con uno show cooking aperto al pubblico, che si svolgerà nel chiostro e nell’atrio esterno del Valentianum. Chef e interpreti della cucina contemporanea esalteranno la versatilità e le qualità organolettiche del Pecorino Monte Poro DOP attraverso preparazioni originali e coinvolgenti, capaci di raccontare — con i sapori — un’identità culturale profonda e autentica.
Un’esperienza immersiva tra cultura, tradizione e innovazione, in cui il saper fare locale incontra la capacità di guardare lontano: proprio come vuole la visione del GAL Terre Vibonesi, che non si limita a proteggere un prodotto, ma costruisce intorno ad esso un modello di sviluppo replicabile e riconoscibile.
Con il riconoscimento ufficiale della Denominazione di Origine Protetta (DOP) ottenuto con il Decreto UE 974/2020, il Pecorino Monte Poro è oggi una delle eccellenze certificate del patrimonio agroalimentare europeo. Il Consorzio, attivo dal 2016, è l’unico organismo legittimato a promuoverlo e tutelarlo, proteggendolo da frodi e valorizzandolo nel rispetto della secolare tradizione pastorale del Monte Poro.