All’indomani dell’ultima riunione tra i rappresentanti della Conferenza dei Sindaci ed uno dei commissari dell’ASP, le riflessioni del Portavoce Giuseppe Conocchiella
Da mesi il Terzo Settore vibonese si confronta sia con i commissari che con gli Ambiti sociali territoriali e con la Conferenza dei sindaci, indicando carenze, facendo proposte e proponendo soluzioni. I risultati sono gli occhi di tutti!
A parlare è il portavoce del Forum del Terzo Settore della provincia di Vibo Valentia, Giuseppe Conocchiella, in un messaggio inviato alla nostra redazione.
“Lo sbilanciamento delle risorse, anche se dovuto a negligenza e superficialità nella identificazione delle prese in carico nei nosocomi, non può giustificare – afferma Conocchiella – l’incapacità politica, non di fare interrogazioni per fotografare l’esistente, ma di imporre che la spesa pro capite sia equivalente almeno alla media nazionale”.
“Si badi bene: far riferimento a Crotone non è la risposta, perché anche là è inferiore”.
Quindi, a proposito del doppio incontro di ieri che ha visto protagonisti i sindaci del Comitato Ristretto ed uno dei commissari dell’ASP di Vibo Valentia, il portavoce provinciale del Forum del Terzo Settore, dichiara: “Ben vengano queste notizie di collaborazione e di supporto alla triade. ma… siamo sicuri che le carenze sociosanitarie sono solo un problema finanziario? La rete dei servizi territoriali, dell’emergenza urgenza, dei pronto soccorso di Tropea, Vibo Valentia e Serra, dei UOC, delle guardie mediche, delle farmacie, dei presidi medicalizzati per il periodo estivo, dei centri diurni o h24 per le persone disabili e non autosufficienti, per il dopo di noi non sono problemi solo finanziari, ma di organizzazione che comporta, come in un esercito, una catena di comando definita, chiara fino alla “consegna” dell’ultimo fante”.
A giudizio del rappresentante del Terzo Settore, “manca una visione unitaria, che il campanilismo di ogni compagnia, plotone o squadra che sia in assenza di ordini rallenta tutta l’azienda, con l’ausilio della burocrazia”.
“Una cosa è certa – aggiunge – nonostante la disponibilità e la buona volontà, se non viene ascoltato il mondo del volontariato, del no profit, non si comprende che questi possa sopperire a chi in organico viene remunerato al di là della presenza e di ciò che fa. Nessuna imbarcazione che sta affondando si salva se non si individua la zavorra e la si butta via”.
“Solo un grande maestro può dirigere un’orchestra così complessa e variegata come la sanità vibonese, con i poteri di selezionare e spostare gli orchestrali sul palco dove danno un contributo all’armonia”.
La conclusione di Giuseppe Conocchiella palesa una certa preoccupazione per quel mondo “che non ha la forza di autodifendersi ed è schiavo del bisogno in cui il destino lo ha allocato.