Una due giorni di arte, musica e divertimento nata dall’idea di un giovane pittore locale Fortunato Pedullà, frutto di una serie di esperienze personali fatte all’estero
Quella dei murales è una tradizione antica che in Calabria aveva due eccellenze a Diamante e a Favelloni di Cessaniti nel vibonese dove, negli anni hanno realizzato le loro opere anche artisti di fama internazionale. Ora questa arte fatta di opere pittoriche di grandi dimensioni eseguite su un muro o un’altra superficie permanente, spesso a cielo aperto, con intenti artistici, comunicativi o sociali, sta prendendo sempre più piede e viene utilizzata per combattere il degrado di alcune zone di città e paesi a tutte le latitudini e così, soprattutto in estate fioriscono attività legate a specifici progetti che portano in molti centri della nostra regione artisti da ogni parte impegnati nella realizzazione di queste opere d’arte, a volte a tema, che portano la bellezza dove di solito non c’è.
È successo anche a Filadelfia con la rassegna culturale “Portiamo Arte Festival”, una due giorni di arte, musica e divertimento nata dall’idea di un giovane pittore locale Fortunato Pedullà, frutto di una serie di esperienze personali fatte all’estero.
Questa edizione ha visto all’opera artisti provenienti da tutta la Calabria, pronti con i loro pennelli a realizzare delle vere e proprie opere su portoni, porte di edifici abbandonati, del centro storico. In base al tema di quest’anno che era l’emigrazione e la valorizzazione delle tradizioni.
. «Tra gli obiettivi della rassegna – sottolinea al riguardo il patron Pedullà – vi è quello di dare il nostro contributo alla riqualificazione delle case abbandonate e di far conoscere le opere dei valenti artisti, che anche in questa terza edizione hanno dato numerosi la loro disponibilità, e l’enorme patrimonio storico, artistico presente sul nostro territorio. Filadelfia con la street-art si è trasformata in un museo a cielo aperto, dove colori, idee e visioni hanno preso vita sulle porte della città. Un grazie sincero agli artisti che hanno lasciato il segno con il loro talento, e all’amministrazione comunale per il sostegno e la fiducia nel potere dell’arte urbana».
Sia il sindaco di Filadelfia Anna Bartucca e sia Giuseppe Serraino presidente del Circolo Culturale “Piero Gobetti” hanno ribadito con forza il ruolo cruciale della pittura nella valorizzazione e nel recupero di spazi, anche quelli più trascurati.
“L’arte fa rivivere luoghi”. Gli artisti hanno saputo cogliere l’essenza degli scorci del centro storico di Filadelfia, trasformandoli in tele che hanno saputo evocare il passato o proiettare visioni future. L’evento si è rivelato un successo su tutta la linea, evidenziando l’importanza della creatività e dell’espressione artistica come motori per la tutela e la promozione del patrimonio culturale e storico locale.