Aveva debiti con l’erari per oltre € 200.000 in più aveva fatto fallire la vecchia società dirottando l’attivo su una nuova a discapito di creditori e dello Stato
I finanzieri del Comando Provinciale di Crotone hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica pitagorica, sottoponendo agli arresti domiciliari un imprenditore, in quanto ritenuto responsabile della bancarotta di una società, operante nel settore della ristorazione, portata al dissesto dopo aver accumulato, tra gli anni 2016 e 2023, debiti erariali per complessivi € 207.000,00, depauperato le risorse finanziarie aziendali, distratto beni aziendali trasferendoli ad una nuova società ad hoc costituita, determinando un passivo fallimentare pari ad € 1.667.110,00.
Sono state, inoltre, sottoposte a sequestro anche le quote societarie e l’intera new company, anch’essa con sede in Rocca di Neto ed operante nel medesimo settore commerciale della società fallita, poiché ritenuta lo strumento attraverso il quale l’imprenditore ha potuto reiterare indisturbato la propria attività illecita a discapito dell’erario e dei creditori.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno dato conto di come l’indagato, avvalendosi della collaborazione dei propri familiari, abbia cagionato il dissesto della società autofinanziandosi attraverso la sistematica e pluriennale evasione di tributi fiscali ed oneri previdenziali.
Non solo, tale schema comportamentale si è accompagnato ad un progressivo depauperamento della società di ristorazione realizzato attraverso la vendita sotto costo di tutti gli asset posseduti dalla prima attività (non solo l’attivo ma anche tutti i beni mobili) – peraltro senza mai corrispondere la cifra pattuita – a beneficio di una nuova società riconducibile allo stesso imprenditore.
A completare il raggiro, per arrivare allo stato di fallimento, sono stati svuotati i conti correnti societari mediante prelievi e bonifici privi di giustificazione economica e volti solo al soddisfacimento di benefici personali estranei all’attività di impresa.