Don Furci raccoglie il testimone del compianto don Nunzio Maccarone, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia
La diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea ha un nuovo vicario generale: è don Piero Furci, attuale parroco della Sacra Famiglia di Vibo Valentia. L’annuncio ufficiale è stato dato questa mattina dal vescovo mons. Attilio Nostro, al termine dell’incontro mensile del clero tenutosi nella sala “De Chiara” del seminario di Mileto.
Don Furci raccoglie il testimone del compianto don Nunzio Maccarone, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia. Nel ricordare il sacerdote, monsignor Nostro ha espresso parole di profonda gratitudine, definendolo «un pastore che ha servito la diocesi con amore e grande competenza».
«Proprio pensando alla preziosità del suo ministero – ha spiegato il vescovo – ho sentito la necessità di individuare una figura in continuità con lui, altrettanto valida e significativa».
Durante la malattia di don Maccarone, la guida della diocesi era stata affidata, come pro vicario, a monsignor Peppino Fiorillo, che il presule ha voluto ringraziare «per l’impegno, l’entusiasmo e la dedizione mostrati, nonostante la veneranda età».
Monsignor Nostro ha poi illustrato le motivazioni alla base della scelta di don Piero Furci, maturata – ha detto – «dopo attenta riflessione e preghiera», individuando in lui «un sacerdote libero da condizionamenti, attento ai poveri e guidato dalla Parola di Dio e dal Vangelo».
«Avevo bisogno – ha aggiunto – di un vicario generale che fosse anzitutto un testimone credibile di ciò che Dio desidera da ogni sacerdote e da ogni laico. La mia scelta è ricaduta su don Piero, che ringrazio per la sua disponibilità a mettersi a servizio della Chiesa, pur consapevole della responsabilità che lo attende».
Il vescovo ha evidenziato anche «l’amore e la sollecitudine di don Piero verso i più poveri» e «la sua vicinanza ai confratelli sacerdoti e ai laici», qualità che – ha sottolineato – «gli hanno permesso di maturare un cuore consapevole, misericordioso e lungimirante».
«È questo suo cuore – ha concluso monsignor Nostro – che mi ha profondamente colpito. Sono certo che saprà aiutarmi a non disperdere il gregge e a contagiare tutti noi con la sua esperienza di vita evangelica».
Il presule ha infine affidato il nuovo incarico alla Madonna di Romania, ai Santi Patroni e al Beato Francesco Mottola, augurando a don Furci di «crescere nella Grazia, con un cuore che assomigli sempre più al cuore paterno di Dio».