Il programma previsto dalla Prefettura in piazza XIV maggio dinanzi al monumento ai Caduti, opera monumentale realizzata dallo scultore Ermanno Germanò
La Prefettura di Vibo Valentia ha ufficializzato il programma che, come di consueto, avrà luogo martedì 4 novembre, alle ore 12,00, con la cerimonia per la celebrazione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, definito: “momento importante in quanto caratterizzato dall’elevato significato storico e valoriale della ricorrenza”.
Nel corso della cerimonia che avrà luogo in piazza XXIV maggio, presso il Monumento ai Caduti, si procederà all’Alzabandiera accompagnata dall’esecuzione dell’inno nazionale, quindi la deposizione di una corona d’alloro ai Caduti e la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica e del ministro della Difesa.
Come ricorda il Presidente della sezione UIR di Vibo Valentia, il Cav. Maurizio Bonanno, che per l’occasione ha voluto recuperare un momento di storia vibonese legato a questa ricorrenza: “Celebrare il 4 novembre in questo luogo ha un valore fortemente simbolico per i vibonesi, perché il “monumento ai Caduti” posto in piazza XIV maggio racchiude una storia importante ed evocativa dovuto al fatto che il tributo di sangue versato dai vibonesi nel primo conflitto mondiale fu enorme: ben 207 caduti sui vari fronti di guerra, ai quali si aggiunsero i 73 caduti nella II Guerra Mondiale. I loro nomi sono scolpiti nelle lastre di marmo del monumento eretto per tenere vivo il loro ricordo”.
Consapevoli di questo grande tributo, i cittadini di Vibo Valentia pensarono di far realizzare un monumento/altare dall’alto valore artistico commissionandolo nel 1924 allo scultore Ermanno Germanò.

La ricostruzione storica proposta dal Cav. Bonanno, a nome della sezione UIR di Vibo Valentia, ricorda ancora che: Inizialmente la collocazione doveva essere in via San Francesco, accanto alla chiesa del SS. Rosario dove erano custoditi i registri con i nomi dei caduti nella prima guerra mondiale, ma in seguito il podestà del tempo, Lorenzo Scrugli, fece gettare le fondamenta del monumento in piazza XXIV Maggio.
Furono necessari ben 14 anni prima che il monumento, realizzato in travertino, venisse completato. L’inaugurazione dell’opera avvenne il 23 marzo 1938 con la benedizione di mons. Pietro Albera in presenza delle massime autorità politiche locali e di moltissimi cittadini, in quanto quel giorno, che, come raccontano le cronache del tempo, cadeva di mercoledì ed a quel tempo a Vibo Valentia si svolgeva il mercato agricolo.
Il monumento/altare, il cui ultimo restauro risale a poco più di dieci anni fa (ultimato nell’ottobre del 2013) ad opera di un altro stimato artista vibonese, Saverio Di Francia, è formato da tre parti principali: voluta, stelo quadrilatero, basamento a due gradoni con una piccola aiuola sul davanti, che è curata proprio dagli Insigniti al Merito della Repubblica facenti parte della Sezione UIR di Vibo Valentia, in base ad un accordo stipulato con l’amministrazione comunale
La lastra centrale rappresenta una figura maschile, che è sia angelica che eroica, con sulle spalle una cornucopia che getta a cascata spighe e alloro. Un’altra particolare caratteristica è rappresentata dal fatto che i nomi dei caduti non sono incisi, bensì puntellati sul monumento. Sul retro del monumento è posta una targa in pietra con inciso “Roma i padri, l’Italia i figli, nomò valenti contro il nemico”. Frase composta da uno tra i più stimati intellettuali della città, che si firmò: “Vincenzo Franco, poeta di Monteleone”.










