Caro dottor Alberto, non lasciarci soli: «La tua umanità e dedizione hanno dato speranza a tanti. Le istituzioni intervengano per tutelare la salute dei cittadini»
La notizia delle dimissioni del dottor Alberto Ventrice, medico urologo in servizio presso l’ospedale di Tropea, sta suscitato forte preoccupazione e amarezza nella comunità. A esprimere pubblicamente il proprio rammarico è Mimmo Cugliari, ex paziente e amico del professionista, che ha voluto affidare a una lettera aperta il suo pensiero e la sua gratitudine.
Le parole di Cugliari non sono solo un attestato di stima personale, ma anche un grido d’allarme rivolto alle istituzioni per denunciare la situazione sempre più critica in cui versa la sanità del territorio vibonese.
Attraverso il suo scritto, il paziente/amico richiama l’attenzione sulla necessità di tutelare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione e di garantire ai cittadini del Vibonese la stessa dignità e qualità dei servizi sanitari offerti altrove.
Nel suo scritto, Cugliari racconta la propria esperienza personale nel reparto di Urologia, sottolineando la professionalità, l’umanità e la dedizione del dottor Alberto, descritto come un punto di riferimento per i pazienti e un esempio di costanza e disponibilità anche nei momenti più difficili.
Le dimissioni del medico, secondo l’autore della lettera, rappresentano «un grave segnale della crisi che attraversa la sanità del nostro territorio» e richiamano l’urgenza di un intervento concreto da parte delle istituzioni.
Mimmo Cugliari si rivolge direttamente alla triade commissariale dell’Asp e al Prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, affinché prendano a cuore la situazione e intervengano per garantire la continuità dell’assistenza sanitaria e la tutela del diritto alla salute dei cittadini vibonesi, «come previsto dalla Costituzione».

La lettera, oltre a essere un gesto di stima personale, si fa così portavoce del sentimento di vicinanza e solidarietà di molti cittadini che temono di perdere un medico stimato e amato.
Un appello, dunque, che va oltre la vicenda individuale e che riaccende i riflettori sulla difficile condizione della sanità pubblica del Vibonese, da tempo al centro di critiche e segnalazioni per carenze di personale e servizi.
Ecco il testo integrale della lettera firmata da Mimmo Cugliari.
Caro Alberto,
Sono profondamente turbato dalla notizia delle tue dimissioni, un gesto che rischia di privare la nostra comunità di un professionista eccezionale come te. La tua decisione è un grave segnale della crisi che attraversa la sanità del nostro territorio e mi induce a riflettere sulla necessità di batterci per garantire ai cittadini vibonesi la stessa dignità di tutto il territorio nazionale.
Come paziente nel reparto di Urologia dell’ospedale di Tropea, ho avuto modo di toccare con mano la tua umanità, la tua disponibilità e la tua professionalità. La tua presenza costante e attenta ai bisogni dei pazienti, anche nelle ore più difficili, è stata per me motivo di grande conforto e speranza.
La tua dedizione e il tuo impegno sono stati fondamentali per garantire prestazioni di livello e per la sopravvivenza stessa del reparto. La tua umanità e empatia nei confronti dei pazienti sono state un esempio per tutti noi e hanno fatto la differenza nella vita di molte persone.
Spero che la triade commissariale possa comprendere l’importanza del tuo ruolo e delle tue esigenze, e che possa trovare una soluzione per garantire la continuità dell’assistenza ai nostri cittadini. Sarebbe un peccato perdere un professionista come te, che ha sempre messo al centro dei suoi pensieri la salute e il benessere delle persone.
Spero che tu possa trovare la motivazione per continuare a fare ciò che fai meglio di chiunque altro, cioè aiutare le persone con professionalità e dedizione. Sei un caro amico e un professionista eccezionale, e spero che tu possa trovare la soluzione migliore per te e per la nostra comunità.
Mi auguro che il Prefetto, Anna Aurora Colosimo, prenda a cuore questa situazione sanitaria vibonese che sta degenerando e che possa intervenire per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, come previsto dalla Costituzione.
Con affetto,
Mimmo Cugliari










