I rossoblù si fermano dopo tre risultati utili consecutivi, con l’aggiunta di una macchia che non ha molte giustificazioni: il silenzio stampa
Vibonese che delude e cade ancora: contro l’Igea Virtus arriva una sconfitta figlia di errori pesanti, poca brillantezza e zero pericoli creati. Igea Virtus reduce da sei risultati utili consecutivi secondo miglior attacco del torneo con 22 gol e sono anche la seconda squadra più prolifica sia in casa che in trasferta. Vibonese irriconoscibile soprattutto con quei giocatori di maggiore peso come Marano, Lagzir e Balla, addirittura espulso.
Sono questi gli ingredienti che servono ai rossoblu la pietanza amara della sconfitta. Una sconfitta che brucia talmente tanto da far decidere alla società uno strano, puerile silenzio stampa.
La cronaca segnala la svolta della partita poco meno di due minuti dall’inizio del confronto con l’Igea Virtus che si ritrova inaspettatamente in vantaggio, complice una sfortunata autorete del portiere Marano.
Ci sarebbe tutto il tempo per raddrizzare il risultato, ma i rossoblù non riescono a trovare gli spazi giusti, ben chiusi dai siciliani molto più propositivi al punto che sono loro ad andare vicini al raddoppio con il palo al 25’ colpito di testa da Cicirello, sugli sviluppi di un calcio di punizione di De Souza.
Nel secondo tempo la Vibonese prova a scuotersi, ma la musica non cambia. Appena un calcio di punizione dal limite di Lagzir che impegna il portiere siciliano costretto a rifugiarsi in corner.
L’Igea Virtus chiude il suo settimo risultato utile consecutivo confermandosi la squadra con il miglior andamento in trasferta. I rossoblù si fermano dopo tre risultati utili consecutivi, con l’aggiunta di una macchia che non ha molte giustificazioni: il silenzio stampa. Decisione – spiegano – assunta dalla dirigenza per garantire alla squadra la massima concentrazione in vista dei prossimi impegni di campionato.











