Se una cosa la puoi fare, falla senza stressarti: se non la puoi fare, che ti stressi a fare?
di Alberto Capria
“Siamo davvero programmati per la velocità? Viviamo in un mondo veloce, dove il tempo sembra via via contrarsi: continuamente connessi, chiamati a rispondere in tempi brevi, in una frenesia visiva e cognitiva dai tratti patologici. Dimenticando che il cervello è una macchina lenta e, nel tentativo di imitare le macchine veloci, andiamo incontro a frustrazioni e affanni” (Lamberto Maffei: Elogio della lentezza, il Mulino).
Ho ripreso in mano questa bella pubblicazione, datata 2014 e con situazione certamente peggiorata in questi 11 anni, dopo aver letto la notizia dell’imprenditore Bortolo Giorgio Oliva che ha pensato bene di recarsi a sciare con gli sci ai piedi ed in …elicottero, atterrando direttamente sulle piste del bresciano. Oltre tutto recidivo; aveva fatto lo stesso un anno fa a Madonna di Campiglio: quando si dice un genio!
Ai Carabinieri che lo hanno multato (figurarsi che grande danno) ha laconicamente risposto: purtroppo avevo una maledetta fretta. This is the question!
Vai in montagna e non ti godi il panorama, i boschi innevati, l’aria pulita e fresca? Se sei fortunato l’incontro con qualche camoscio, ti siedi e gusti una bevanda calda dal tuo termos: vai sempre di fretta, ma quando vivi? Ò Meliboèe, deùs nobìs haec òtia fècit. Nàmque erit ìlle mihì |sempèr deus
Quando abbiamo smesso di tenere a bada i veri demoni dei nostri giorni: la fretta e la pressione che noi stessi ci diamo?
E, vista l’imminenza del Natale, quando capiremo che il nostro modello non può essere il mr. Scrooge di Dickens che lo odia – il Natale – perché è una pausa in cui non si guadagna.
Ed anche tralasciando il guadagno, da quando e perché abbiamo parametrato la nostra esistenza sul detto/fatto, qui e subito, adempimenti immediati, tutto in fretta, telefonino sempre in mano (ovviamente tranne gli studenti: sennò niente candidatura al Nobel, che diamine!), veloci a piedi ed in auto a sfrecciare anche se si va a ballare o in vacanza.
La gran parte degli psicologi e degli psichiatri sostiene che l’elemento dirimente per migliorare la nostra vita è imparare a gestire lo stress (che noi stessi ci creiamo).
E se invece vivessimo evitando l’insorgere dello stress, rallentando, relax, facendo tutto quello che possiamo e se non possiamo…pazienza?
Da qualche parte ho letto: se una cosa la puoi fare, falla senza stressarti: se non la puoi fare, che ti stressi a fare?
Il compianto Gabriel Maria Marquez, poco dopo avere pubblicato Cent’anni di solitudine, così rispondeva in un’intervista a proposito del tema in oggetto “la fretta è la caratteristica dei tempi che viviamo; la gente corre ossessivamente dietro gli attimi senza accorgersi che con essi va via la propria vita”.
Rallentiamo, godiamoci la musica della vita e …Buon Natale!










