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Emergenza idrica a Vibo Valentia. La città in ginocchio per la mancanza del classico “Piano B” (le foto della frana)

&NewLine;<p><em>Riflessioni&comma; suggerimenti&period; imbeccate a chi&comma; per ruolo ed incarico&comma; non può permettere che una città sia messa in ginocchio<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dinanzi all’imponderabile&comma; non c’è via d’uscita&period; Dinanzi all’imprevedibile non è la caccia al colpevole che risolve il problema&colon; sfortuna&quest; Fatalità&quest; Destino cinico e baro&quest; Responsabilità da ricercare nelle passate gestioni&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sarà certamente così&comma; ma il dato di fatto è che Vibo Valentia in questo momento è costretta a vivere giorni socialmente drammatici&comma; per tutti i cittadini indistintamente ed ancora di più per chi già vive una condizione di disagio e di precarietà&comma; come evidenziatoci del Portavoce provinciale del Forum del Terzo Settore&comma; Pino Conocchiella&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Certo&comma; non è serio&comma; non è giusto pensare di sfruttare cinicamente questo dramma sociale per fini politici&colon; il Comune si sta prodigando per come può&comma; la Prefettura sta svolgendo il suo ruolo avendo convocato i tecnici della Sorical&comma; sostenendo le iniziative intraprese dal Sindaco con la Protezione Civile regionale&period; Finanche alla Sorical non ci sarebbe nulla da imputare&colon; tecnici e maestranze si sono subito messi a lavoro e stanno lavorando alacremente&&num;8230&semi; ma quanto accaduto è di portata eccezionale ed è inevitabile che dovranno passare dei giorni prima di un ritorno ad una accettabile normalità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed allora&quest; Che fare&quest; Che dire&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"526" src&equals;"http&colon;&sol;&sol;vivipress&period;local&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2022&sol;01&sol;whatsapp-image-2022-01-07-at-14&period;40&period;57&period;jpeg&quest;w&equals;640" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-526" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"528" src&equals;"http&colon;&sol;&sol;vivipress&period;local&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2022&sol;01&sol;whatsapp-image-2022-01-07-at-14&period;40&period;56-2&period;jpeg&quest;w&equals;960" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-528" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"527" src&equals;"http&colon;&sol;&sol;vivipress&period;local&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2022&sol;01&sol;whatsapp-image-2022-01-07-at-14&period;40&period;56-1&period;jpeg&quest;w&equals;720" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-527" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"529" src&equals;"http&colon;&sol;&sol;vivipress&period;local&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2022&sol;01&sol;whatsapp-image-2022-01-07-at-14&period;40&period;56&period;jpeg&quest;w&equals;720" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-529" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"530" src&equals;"http&colon;&sol;&sol;vivipress&period;local&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2022&sol;01&sol;whatsapp-image-2022-01-07-at-14&period;40&period;55&period;jpeg&quest;w&equals;720" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-530" &sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quanto accaduto – per quanto imponderabile&comma; imprevedibile&comma; fatale e sfortunato possa essere definito – scopre un punto debole che riguarda direttamente gli attori di questa assurda situazione che mette in ginocchio – ed ancora di più lo farà nei prossimi giorni – una comunità intera e l’economia&comma; già asfittica di questa città&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Vibo Valentia – tra pandemia galoppante&comma; crisi economica e crisi sociale incombente e adesso emergenza idrica – sembra come scaraventata in uno stato di guerra&period; Cittadini&comma; commercianti&comma; imprenditori&comma; titolari di attività sono esasperati&period;&nbsp&semi;In tanti&comma; nonostante ci siano le autobotti&comma; sono costretti a rifornirsi a pagamento di acqua per poter riempire i serbatoi&period; E tutto questo rende ancora più ingiusto ed iniquo quanto sta accadendo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Eppure&comma; qualche considerazione è bene farla&period; Si deve pur fare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa vicenda legata all&&num;8217&semi;approvvigionamento idrico a Vibo Valentia&comma; merita qualche riflessione in più&comma; che ci riguarda come cittadini non passivi&comma; lontano da ogni speculazione politica&comma; ma certo senza ignorare ulteriormente il problema&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È da decenni che Vibo Valentia ha il grave problema legato alla fatiscenza e vetustà della sua rete idrica e fognante&period; È da una quindicina d’anni&comma; che&comma; con il passaggio della gestione idrica alla Sorical&comma; con relativa rinuncia all’utilizzo delle risorse in proprio&comma; si pone una questione che ha portato più di una persona a suggerire il superamento del legame con l’acqua dell’Alaco&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alla Sorical l’onore delle armi per l’impegno che sta profondendo alla soluzione del problema&comma; all’amministrazione comunale ed il suo sindaco Maria Limardo sia dato atto che qualche giorno fa aveva già lanciato l&&num;8217&semi;allarme con una chiamata alle responsabilità all&&num;8217&semi;azienda che gestisce il servizio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ciò premesso&comma; però&comma; un interrogativo si pone&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Com’è possibile che un’azienda di tale livello non abbia nella propria programmazione il cosiddetto &OpenCurlyDoubleQuote;Piano B”&quest; com’è possibile che non si sia considerato che dinanzi al più improbabile&comma; ma sempre sciaguratamente possibile&comma; imprevisto&comma; di proporzioni drammatiche com’è purtroppo accaduto&comma; non sia stato immaginato un &OpenCurlyDoubleQuote;Piano di emergenza”&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È serio&comma; civile&comma; normale per un’azienda di servizi essenziali porre un intero territorio ed un capoluogo di provincia in una situazione di tale criticità&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il cosiddetto &OpenCurlyDoubleQuote;Piano B” dovrebbe rappresentare in una società evoluta uno dei principi ovvii per evitare collassi di questa portata&period; Il Comune di Vibo Valentia ha chiesto conto e ragione di ciò&quest; Ha chiesto perché non sono stati fatti&quest; ha chiesto se finora sono state fatte verifiche delle reti&quest; attività di manutenzione ordinaria e straordinaria&quest; Ha chiesto perché&comma; dinanzi ad una simile drammatica emergenza&comma; non esiste un piano alternativo&comma; sia pure temporaneo&comma; ma comunque in grado di non mettere in ginocchio un’intera comunità&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Amministrare è anche questo&period; Certo&comma; c&&num;8217&semi;è da affrontare le emergenze quotidiane&comma; ma anche – vorrei dire&comma; soprattutto – c&&num;8217&semi;è la necessità &lpar;è per questo che si richiede la competenza della politica&comma; altrimenti basterebbero dirigenti e tecnici&excl;&rpar; di programmare&comma; prevedere&comma; attrezzarsi&comma; soprattutto quando si fa riferimento alla gestione di un bene primario ed essenziale come l’acqua&comma; specie quando si sa che si ha a che fare con una rete vetusta come la nostra&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non sembra sia stato fatto&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A questo punto&comma; si colga l’occasione e si faccia in modo che questo titanico sacrificio al quale sono chiamati i vibonesi non sia vano&period; Essere amministratori è innanzitutto assumersi responsabilità ed il riferimento è al pubblico quanto al privato&colon; all’amministrazione comunale quanto alla Sorical&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quindi&comma; si assuma l’incarico di aprire&comma; una volta per tutte&comma; un tavolo tecnico&comma; al quale far sedere con gli amministratori pubblici e privati&comma; geologi&comma; ingegneri&comma; rappresentanti degli ordini professionali e docenti universitari&comma; tutti in possesso delle relative competenze&colon; per capire&comma; progettare&comma; agire&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed allora&comma; innanzitutto si abbia il coraggio di riconoscere i propri errori ed i limiti di una mancata programmazione e si chieda scusa&period; Umilmente&comma; si chini il capo dinanzi alla gente comune&comma; ai semplici cittadini e si chieda scusa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Infine&comma; si risponda anche ad una semplice domanda&colon; Vibo Valentia è nelle condizioni di avere una autonomia idrica&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Circa vent’anni fa pare fosse così&comma; poi…<&sol;p>&NewLine;

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