Alcune riflessioni a sostegno del recente intervento critico del Presidente della Provincia
di Domenico Pitimada*
L’Arci Caccia e Pesca di Vibo Valentia esprime piena condivisione per quanto affermato dal Presidente della Provincia Salvatore Solano, nella conferenza dei sindaci in tema di Sanità. La sua critica, par di capire, si riferisce quasi esclusivamente a una Sanità di tipo “curativo”. Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione, ma in Calabria sembra non trovare applicazione, né quello “curativo”, né tantomeno quello preventivo.
In Calabria abbiamo un alto tasso di “fuga” degli ammalati e, di contro, una bassissima “attrazione” di pazienti da altre regioni. Ciò determina “impoverimento professionale” di medici e personale; costosi viaggi e tanti “elementi di disagio” per le famiglie, specie se le patologie riguardano bambini o anziani; maggiori oneri economici per la Sanità, dovendo pagare l’assistenza sanitaria alle regioni ospitanti.
È di qualche giorno fa, ad esempio, la denuncia dell’avvocato Claudio Cricenti Codacons per la carenza assistenziale di neuropsichiatria infantile.
Eppure, nella sanità calabrese pubblica e anche privata, esistono punti di eccellenza, grazie all’abnegazione di medici e personale. Che però non cambia un giudizio poco invidiabile di “sanità mancante”.
Arci Caccia e Pesca VV OdV sottolinea l’importanza della “medicina preventiva”, oltre a quella “curativa”. Ed in linea con il tema dell’iniziativa “Salviamo la Vita all’Albero ”, in quanto l’Albero, producendo l’ossigeno e abbattendo i valori di anidride carbonica oltre alle altre proprietà, salva la vita all’uomo. Concetto della prevenzione peraltro rafforzato dai contenuti del “Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025” approvato con DCA n° 137 del 31 dicembre 2021 dal Commissario ad Acta Presidente Occhiuto.
Attuare una buona prevenzione migliora il benessere dell’uomo, aiuta la “curativa” diminuendone la “quantità” da trattare e abbassa anche i costi.
Il piano contiene linee di azione nei vari settori. L’autorevole ISS (Istituto Superiore di Sanità), ha proposto lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (S.E.N.T.I.E.R.I.), evidenziando lo stretto rapporto tra contaminazione e salute. Comprende lo Studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria.
Sono immediatamente cantierabili, hanno bisogno solamente della determinazione politica del “Fare” per essere avviati e concretizzati.
Orbene, è definito piano: come tale dovrebbe avere già assegnate le risorse; il Piano individua una definita quantità fisica di azioni che dovranno essere prodotte nel periodo di valenza (cinque anni nei vari settori dell’economia). Realizzazioni che possono dare risposte ai cittadini.
Finanziamenti che, alla luce del PNR e/o dei fondi stanziati dal ministro per la Transizione Ecologica, 500 milioni a valere sui fondi del Pnrr di cui il 40% alle regioni del Mezzogiorno per la bonifica di aree industriali o minerarie dismesse, discariche abusive, ex inceneritori o raffinerie, decisamente nocivi per la salute. Alla Calabria 25,775 milioni, come pubblicato dal Sole24ore il 1° aprile u.s.
È necessario, curare tutte le malattie che continuano a mietere vittime tra i pazienti per le varie patologie. Il vibonese ha un qualificato gruppo di rappresentanti istituzionali: 4 consiglieri regionali, di cui il dottor Michele Comito Presidente Commissione Sanità, 3 parlamentari tra senatori e deputati, che hanno il ruolo e l’opportunità di rivendicare sviluppo e soluzione dei problemi del territorio. È una opportunità che sicuramente sapranno cogliere e confidiamo nel loro profuso impegno.
*Presidente Arci Caccia e Pesca Vibo Valentia