Da San Cono di Cessaniti arriva nella Capitale ad esporre nella Galleria d’Arte Dantebus di via Margutta n. 38
La Calabria manda un figlio nella città eterna Roma e sceglie per lui la via degli artisti “Via Margutta” con un biglietto da visita targato “Artista Autodidatta”. Lo porta al cospetto di chi di artisti ne discerne il vero dono, il vero talento.
È il biglietto da visita per Francesco Mazzitelli artista autodidatta calabrese precisamente di San Cono di Cessaniti che parte verso la capitale con la valigia piena di sogni e di orgoglio calabrese, amante dell’arte e della natura, dei colori della vita, del buio della notte, ma allo stesso tempo della luce del nuovo giorno, creando così un’opera da esporre in Galleria d’arte presso via Margutta n.38, intitolata “Maddalena in Contemplazione”.
Si tratta di un’opera ricca di significato spirituale: Francesco in questo suo quadro descrive la contemplazione dell’amore di Maddalena verso Gesù Cristo e l’esaltazione della convinzione che ogni uomo è amato da Lui nonostante tutto.
L’opera è stata apprezzata e ammirata dal pubblico numeroso ma soprattutto dal Comitato Scientifico artistico della galleria Dantebus, dopo un’attenta analisi attraverso lo studio dell’opera che ha sortito questo giudizio critico: “Il raffinato autore Francesco Mazzitelli genera la sua elegante arte tanto nel segno della tradizione, con una devozione verso i grandi maestri della storia dell’arte, quanto nel solco di una personale interpretazione di soggetti noti. E il caso dell’opera qui presentata, intitolata “Maddalena in contemplazione”, nella quale la tradizionale iconografia della Maddalena viene rivoluzionata. Il canone, infatti, ha per secoli previsto la Maddalena in presenza del Cristo, in quello che viene chiamato “Noli me tangere; non mi toccare, non mi trattenere”, dove la donna tocca la veste del maestro. Sempre per secoli si è molto discusso e giocato su che tipo di amore corresse tra Gesù e la Maddalena. Francesco, allora, non solo non ha dubbi ma risolve il tutto in una emozionante immagine in contemplazione, laddove la donna pur mantenendo le sue peculiari caratteristiche fisiche di bellissima donna rivolge lo sguardo verso l’alto, muovendo l’azione dalla terra al cielo, elevando l’amore-Eros all’amore-Caritas. Il suo volgere lo sguardo non risulta vano, poiché dall’alto una luce la invade, irradiandone il viso. Notevole è l’uso della tecnica ad olio, sfruttata in tutta la sua plasticità e sinuosità e l’utilizzo della luce in maniera caravaggesca, ovvero come quella di un riflettore da palcoscenico che, improvvisamente, illumina e mette in risalto l’attore protagonista“.
L’opera in questione sarà esposta al pubblico fino al prossimo 19 Febbraio presso Via Margutta n.38.
L’artista vive e opera a San Cono di Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia, ed alcune sue opere si possono ammirare presso luoghi pubblici. Ad esempio, un’opera dedicata a San Bruno è esposta presso la Certosa di Sarra San Bruno, mentre una Pala d’altare che rappresenta la vita di Santa Marina si trova presso la chiesa di San Giovanni di Zambrone; ed ancora, Don Francesco Mottola ai piedi della croce, presso la chiesa di San Nicola Pannaconi.
Nel 2016 è stato selezionato e premiato al Festival dei due Mondi a Spoleto con il ritratto di Papa Benedetto, ha esposto in varie collettive di zona, ha partecipato alla quadriennale di Rossano, ha esposto nella galleria Domus Romana in Roma, è presente nel catalogo internazionale di arte moderna edizione Cida; ha ricevuto importanti pareri critici.
Attualmente l’artista è a lavoro con i pennelli per una sua futura personale nella provincia di Vibo Valentia.