Numerosi gli interventi, soprattutto dal mondo della politica. La vicinanza del sindaco Maria Limardo. L’analisi da una diversa prospettiva dell’avvocato Giovanna Fronte
Appena si è sparsa la notizia, è scattato un moto di solidarietà nei riguardi di Pasquale Scalamogna, il vice sindaco di Vibo Valentia aggredito questa mattina durante le operazioni di demolizione di un manufatto abusivo in piazza Capannina nel quartiere Pennello di Vibo Marina.
Pasquale Scalamogna è stato costretto a raggiungere il Pronto Soccorso dell’ospedale Jazzolino, dove è stato trattenuto alcune ore per accertamenti. Nulla di grave, solo una ferita con contusione ad un orecchio ha destato qualche preoccupazione comunque rientrata. L’assessore all’Urbanistica è stato poi dimesso con la diagnosi di “lussazione della mandibola“.
Intanto, si è aperto un moto continuo di attestati di solidarietà.
tra i primi ad intervenire il sindaco di Sorianello Sergio Cannatelli, nel cui Comune Pasquale Scalamogna ricopre da anni l’incarico di responsabile dell’Ufficio tecnico: “Conosco l’ingegnere Scalamogna da tantissimo tempo – ha dichiarato Cannatelli – ed è una persona seria, onesta, preparata e scrupolosa. A lui va la mia solidarietà e vicinanza quale sindaco di Sorianello”.
“Episodio inaccettabile” lo ha definito l’on. Giuseppe Mangialavori, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia. “L’aggressione subita dal vicesindaco di Vibo Valentia Pasquale Scalamogna è qualcosa di inaccettabile che va condannato con assoluta fermezza. Non è pensabile – ha aggiunto – che un amministratore venga fatto oggetto di violenza perché persegue una linea di rigore nel pieno rispetto della legge”.
“A Pasquale- conclude il parlamentare vibonese – giunga la mia vicinanza e solidarietà e l’invito ad andare avanti, certo che questo episodio non intaccherà lo spirito col quale ha condotto sino ad ora la sua azione politico-amministrativa”.
Anche l’altro parlamentare vibonese, Riccardo Tucci, esponente del Movimento 5Stelle, è intervenuto: «Voglio esprimere la mia sincera vicinanza all’assessore all’Urbanistica del Comune di Vibo Valentia, Pasquale Scalamogna, aggredito stamattina dal proprietario di un edificio abusivo del quale era in corso l’abbattimento ad opera dei mezzi del Comune. Ciò che è successo non è accettabile, la violenza non è mai la soluzione. Auguro – ha concluso Riccardo Tucci – all’assessore Scalamogna una pronta guarigione».
“Assoluta condanna per il gravissimo episodio avvenuto questa mattina a Vibo Marina e massima solidarietà al vicesindaco Pasquale Scalamogna”. È il commento del consigliere regionale, nonché coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Comito: “Quanto avvenuto oggi – afferma Comito – è qualcosa di inaccettabile nei confronti di chiunque, ancor più nei confronti dei rappresentanti di un’amministrazione pubblica che si prodiga per il rispetto della legge e del vivere civile. Sono certo che questo gravissimo episodio non intaccherà la serenità e l’agire politico di un’amministrazione che continuerà ad operare con forza a tutela degli interessi della collettività”.
Il gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Vibo Valentia esprime “durissima condanna” per quanto avvenuto questa mattina a Vibo Marina ai danni del vicesindaco Pasquale Scalamogna, al quale va “totale solidarietà” da parte dei singoli consiglieri del partito.
“Non è pensabile – afferma in una nota il gruppo – che un amministratore venga fatto oggetto di violenza nell’espletamento del proprio mandato politico-amministrativo, ancor più nel momento in cui rappresenta un’intera comunità nella riaffermazione dei principii stabiliti e sanciti dalla legge. Si tratta di episodi che condanniamo fermamente e che rischiano di intaccare la serenità di coloro che sono chiamati a rappresentare la collettività e si espongono senza timore per far sì che il bene supremo dell’interesse collettivo prevalga su ogni forma di prevaricazione. Ma siamo al contempo convinti che l’incisiva azione di contrasto all’illegalità e ad ogni forma di abusivismo da parte dell’amministrazione proseguirà senza esitazione alcuna. Al vicesindaco giunga quindi la totale e incondizionata vicinanza da parte del gruppo consiliare di Forza Italia”.
Piena solidarietà e vicinanza all’assessore comunale di Vibo Valentia Pasquale Scalamogna, vene espressa dal coordinamento provinciale e cittadino di Fratelli d’Italia.
“Come più volte denunciato da Fratelli d’Italia a mezzo stampa – sottoleinea Pasquale La Gamba – vi è un aumento delle aggressioni agli uomini che svolgono il proprio dovere a favore della collettività. Tutto questo dovrebbe farci riflettere sullo stato subculturale di alcune parti della società”.
“Siamo convinti che l’assessore Scalamogna non si lascerà intimorire dalla vile aggressione – conclude la nota dei meloniani vibonesi – e che troverà in Fratelli d’Italia totale supporto in tutte quelle azioni amministrative atte a far rispettare regole e leggi”.
“Assoluta ed incondizionata solidarietà all’assessore Pasquale Scalamogna per la vile aggressione subita” viene espressa in una nota dal PD, a nome di tutta la comunità del Partito Democratico.
“La violenza non può e non deve essere mai la via per esporre le proprie ragioni o convinzioni – è scritto nella nota a firma di Francesco Colelli, Stefano Soriano e Laura Pugliese – ed a maggior ragione non lo deve essere nei confronti di un esponente dell’Amministrazione comunale che sta svolgendo esclusivamente il ruolo che gli stessi cittadini gli hanno riconosciuto. Come comunità dobbiamo migliorare anche e soprattutto in questo affinché simili atti non si ripropongano mai più. Un augurio di pronta guarigione all’assessore Scalamogna da tutto il Partito Democratico”.
Solidarietà al Vice Sindaco Scalamogna anche da parte di Domenico Santoro, capogruppo M5S in Consiglio Comunale: “Bene per le demolizioni degli edifici abusivi che scambiano il concetto di “turismo” con quello della predazione dei beni pubblici e dell’ambiente – ha dichiarato Santoro – Bene l’intervento delle forze dell’Ordine e della Procura per le demolizioni degli abusivismi, ciò permetterà di dividere i veri abusivismi dai concessionari consolidati a cui ora occorre dare il Piano di Recupero tante volte promesso”.
Sul posto per seguire i lavori di demolizione si sono portati successivamente all’aggressione al vice sindaco, anche il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, il prefetto Roberta Lulli ed il questore Cristiano Tatarelli.
In particolare, il sindaco Maria Limardo ha ricostruito l’accaduto: ““Il mio vicesindaco, Pasquale Scalamogna, è stato aggredito sol perché, stamane, era lì, di persona, a rappresentare l’amministrazione comunale in un momento di affermazione della legalità. Perché di questo si tratta: dare corso ad un’ordinanza sulla base di una decisione di un tribunale che ha stabilito che quel manufatto era abusivo”.
“Ciò che più mi ha colpito di questo episodio di violenza – ha aggiunto il sindaco – è l’assoluta indifferenza con la quale il protagonista ha inteso agire, disinteressandosi finanche della presenza delle forze dell’ordine. Ad ogni modo, ringrazio il prefetto Roberta Lulli ed il procuratore Camillo Falvo, unitamente ai vertici della Polizia e dei Carabinieri, che questa mattina erano al nostro fianco per lanciare insieme a noi un messaggio chiaro: l’amministrazione comunale di Vibo Valentia non si lascia intimorire. Il contrasto ad ogni forma di abusivismo e di illegalità diffusa era e resterà sempre in cima all’agenda politica di questo esecutivo.
“Questa amministrazione persegue fino in fondo, senza tentennamento alcuno, programmi e principii che si basano sul pieno rispetto della legge e del vivere civile. E l’attività intrapresa questa mattina, con la demolizione di un edificio abusivo sito nella piazza Capannina di Vibo Marina, è la naturale esecuzione di quei principii. Niente e nessuno, neanche con l’uso della violenza, può destabilizzarci o farci desistere da questo proposito”.
Un ultimo pensiero, il sindaco lo ha rivolto a Pasquale Scalamogna: “Infine, al mio vicesindaco e amico Pasquale la massima vicinanza da parte di tutta l’amministrazione comunale e gli auguri di una pronta guarigione”.
In merito a quanto accaduto si è espresso anche il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo: ““Ci avevamo già tentato oltre un anno fa – ha ricordato Falvo – Finalmente siamo riusciti a portare a termine anche l’iter amministrativo per arrivare alla demolizione di questo che era un po’ il simbolo dello scempio ambientale qui a Vibo Marina“.
Diversa la prospettiva che propone l’avvocato Giovanna Fronte. se per Falvo il chiosco rappresentava “il simbolo dello scempio ambientale”, per l’avvocato Fronte era invece “simbolo dello sviluppo turistico della città nella bella epoca passata”.
Scrive infatti Giovanna Fronte: “La notizia giunge all’alba! Stanno demolendo lo storico Chiosco Azzurro di Francolino Giuseppe. Legittimamente? Probabilmente si! Da Avvocato non ho seguito l’ultima parte della vicenda amministrativa relativa alla demolizione del locale. Purtroppo però ho seguito tutta la vicenda del chiosco sin dal lontano 2006/2007. Per il chiosco ho scritto fiumi di istanze, denunce e richieste rivolte a tutte le procure e a tutte le amministrazioni comunali, provinciali rosse, nere, verdi e gialle: che non si dica che Francolino sia stato omertoso, cha non si dica che non abbia pagato per l’acquisto del suolo all’esito della sdemanializzazione del territorio, che non si dica che abbia denunciato il totale disinteresse della P.A. riguardo al delicato fenomeno dell’erosione della costa e della sua protezione a seguito delle continue mareggiate per le quali sono stati spesi fior di quattrini per i vari progetti mai attuati. Abbiamo provato che il chiosco era stato realizzato 70 anni fa circa e che era un luogo simbolo dello sviluppo turistico della città nella bella epoca passata”.
La conclusione dell’avvocato Fronte è amara e suona come un’accusa: “Oggi , da cittadina e non da avvocato, registro solo un dato: a Vibo abbiamo festeggiato davvero il Carnevale, l’allegoria di tutte le amministrazioni e non ultima di questa, che possono vantare il merito di tutelare il proprio patrimonio, la propria storia e la propria cultura, il carro di Pinocchio che si risolve con le ceneri del Chiosco Azzurro e di tutti quelli che qui sono voci fuori dal coro”.