La cerimonia alle ore 18:00 nella chiesa di San Nicola, alla presenza del vescovo mons. Attilio Nostro
Clima di grande attesa a Pannaconi per l’arrivo della prima statua del Beato don Francesco Mottola nella frazione di Cessaniti. La comunità attende con gioia e tanta devozione questo momento che grazie al parroco don Felice Palamara, che ha conosciuto la grandezza di don Francesco Mottola ormai diventato il proprio faro di luce che illumina il percorso della comunità verso la fede e la carità, in una forte devozione verso un uomo – sacerdote che raggiunge la santità amando Dio e il prossimo.
La comunità di Pannaconi ha dedicato a questa figura tantissimi eventi in questi anni, come ad esempio: Recite, Grest per i giovani, veglie di preghiere, murales, incontri di preghiera, accoglienza della reliquia del Beato; sono nati addirittura dei canti in questa comunità in suo onore; ed ancora, il primo concorso di poesia e arte intitolato “Faville tra poesia arte e fede”, durante il quale artisti e poeti di tutta la provincia e non, hanno dedicato opere inedite, in collaborazione con l’Associazione Crisalide;, che a sua volta sta già lavorando alla seconda edizione di questo premio.
Tutto questo è stato realizzato grazie all’amore della comunità nei confronti di don Francesco Mottola primo Beato della diocesi.
Finalmente il giorno atteso è arrivato, lunedì 27 febbraio alle ore 18:00 nella chiesa di San Nicola, il Vescovo mons. Attilio Nostro alla presenza della comunità, dei parroci e delle istituzioni, benedirà la prima statua che sarà posta in chiesa alla pubblica venerazione .
La statua è stata realizzata dall’artista giovane Pietro Colloca e dipinta da padre Luigi Scordamaglia, parroco artista che ha raffigurato don Mottola con la croce in mano e il Sacro Cuore, con ai suoi piedi due bambini orfani che richiamano la sua carità verso i “nujiu du mundu” così chiamati da lui, la mano che tiene la croce simboleggia che non esiste Santità senza di essa, il cuore di Gesù invece è lo scudo di ogni vita cristiana, così viene descritta dal parroco della comunità don Felice Palamara, il quale ha ricevuto un miracolo da questo Beato, riconosciuto a tutti gli effetti dalla chiesa.
La comunità di Pannaconi invita tuti i paesi limitrofi a gioire insieme in questo giorno per questo Primo Beato della diocesi.