• Contatti
martedì, Novembre 4, 2025
  • Login
ViViPress
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
ViViPress
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati

Don Fiorillo, per Gesù è necessario stare con la gente che sta in basso, camminare sulla terra, amare la terra

da admin_slgnwf75
29 Agosto 2024
in è domenica
Tempo di lettura: 3 minuti
Share on FacebookShare on Twitter

Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 5 marzo

di Mons. Giuseppe Fiorillo

Ti potrebbe anche piacere

Don Fiorillo, oggi è un giorno di silenzio e di rispetto per il dolore della morte che lacera tutti, credenti e non credenti

Don Fiorillo, oggi è un giorno di silenzio e di rispetto per il dolore della morte che lacera tutti, credenti e non credenti

2 Novembre 2025
207
Don Fiorillo: “a Dio piace più l’umiltà, dopo che abbiamo peccato, che la superbia, dopo che abbiamo fatto le opere buone”

Don Fiorillo: “a Dio piace più l’umiltà, dopo che abbiamo peccato, che la superbia, dopo che abbiamo fatto le opere buone”

26 Ottobre 2025
154

Carissime/i
il vangelo di questa seconda domenica di Quaresima (Mt.17,1-9) ci invita a lasciare il rigore penitenziale e rivestirci di luce e saziarci di bellezza.
Ascoltiamo il racconto di Matteo:

“Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero Mosè ed Elia che conversavano con Lui”.

“Sei giorni dopo”…ma sei giorni prima cosa era avvenuto?
Era avvenuto che Gesù aveva accompagnato, in ritiro, i Suoi al nord della Galilea, a Cesarea di Filippo, presso le sorgenti del Giordano ed aveva aperto un colloquio chiedendo: chi dice la gente che io sia? Varie risposte… ma Gesù incalza: per voi chi sono io? Silenzio imbarazzante, rotto da Pietro con questa affermazione: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Gesù loda la professione di fede di Pietro, ma, nello stesso tempo, annunzia una verità sconcertante che, cioè, a Gerusalemme lui avrebbe sofferto molto da parte degli anziani, dei saggi sacerdoti e degli Scribi e sarebbe stato ucciso per, poi, risuscitare il terzo giorno.
I Dodici restano costernati.
Angoscia e disperazione si imprimono sui visi di Pietro, Giacomo e Filippo.
Questa è la ragione per cui Gesù “sei giorni dopo” lascia la folla ai piedi del monte Tabor, prende con sé i tre e sale con loro sulla sommità del monte per mostrarsi nella verità di Figlio di Dio e risollevarli dalla depressione nella quale erano precipitati.

trasfigurazione

(Il monte in Matteo è sempre legato ad una particolare rivelazione: c’è il monte delle tentazioni che segna la vittoria di Gesù su satana (Mt.4,8): c’è il monte delle Beatitudini, dove viene data la nuova legge (Mt.5,1); c’è l’alto monte, dove Gesù si trasfigura, rivelando il vero volto di Dio (Mt 17,1); c’è il monte della Galilea, dove Cristo Risorto si rivela ai discepoli e li invia alle genti (Mt.28,16).

Nella narrazione del vangelo odierno abbiamo due eventi straordinari: uno legato alla vista, l’altro legato all’udito.
L’evento visibile riguarda la trasfigurazione. Tutto è luce. Tutto il corpo di Gesù è una teofania, una celebrazione di splendore, un anticipo della sua Resurrezione ed anche un annunzio della nostra condizione finale, quando “i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre” (Mt.13,43).
L’evento legato all’udito riguarda Mosè ed Elia che conversano con Lui e “parlano del suo esodo che sta per compiersi a Gerusalemme” (Luca 9,31); ma soprattutto riguarda la voce del Padre che viene dalla nube: “questi è il mio Figlio, l’amato, in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”.

L’attimo della gioia e della bellezza è tale che Pietro voleva alzare tre tende: una per Gesù, una per Mosè, una per Elia dicendo: “Signore è bello stare qui”.
Ma Gesù a Pietro ed, oggi, a noi che vogliamo costruire tende, cioè, stabilità sicurezze, comodità, ci indica movimento, cammino verso sempre nuove mete. Si avvicina, li tocca e dice loro: “alzatevi e non temete”. Andiamo!
È necessario stare con la gente che sta in basso e camminare sulla terra ed amare la terra col suo carico di pene e di dolori.

Ora i tre, fortificati da tutto quello che di bello hanno vissuto con Gesù, scendono e guardano lontano il monte Carmelo e vedono giù la pianura, colma di gente che attende e vedono i colli di Gelboe e le colline di Nazareth.

Buona domenica di luce.
E ricordiamoci che, se è grazia salire al Tabor, ancora più grazia è scendere e, col dono della trasfigurazione, saldare cielo e terra.

Don Giuseppe Fiorillo

Tags: gesùtrasfigurazionevangelo

admin_slgnwf75

Articoli Simili

Don Fiorillo, oggi è un giorno di silenzio e di rispetto per il dolore della morte che lacera tutti, credenti e non credenti

Don Fiorillo, oggi è un giorno di silenzio e di rispetto per il dolore della morte che lacera tutti, credenti e non credenti

da admin_slgnwf75
2 Novembre 2025
207

Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 2 novembre di Mons. Giuseppe Fiorillo Carissime, carissimi, oggi, ricordiamo tutti i fedeli...

Don Fiorillo: “a Dio piace più l’umiltà, dopo che abbiamo peccato, che la superbia, dopo che abbiamo fatto le opere buone”

Don Fiorillo: “a Dio piace più l’umiltà, dopo che abbiamo peccato, che la superbia, dopo che abbiamo fatto le opere buone”

da admin_slgnwf75
26 Ottobre 2025
154

Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 26 ottobre di Mons. Giuseppe Fiorillo Carissime, carissimi, oggi, con questa pagina del...

Don Fiorillo, pregare è cercare il senso della vita

Don Fiorillo, pregare è cercare il senso della vita

da admin_slgnwf75
19 Ottobre 2025
143

Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 19 ottobre di Mons. Giuseppe Fiorillo Carissime, carissimi, Domenica 29.ma del tempo ordinario....

Don Fiorillo, guarire gli uomini dalla loro ingratitudine è ben più difficile che guarirli dalle loro malattie fisiche

Don Fiorillo, guarire gli uomini dalla loro ingratitudine è ben più difficile che guarirli dalle loro malattie fisiche

da redazione
12 Ottobre 2025
145

Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 12 ottobre di Mons. Giuseppe Fiorillo Carissime, carissimi, oggi, con questa pagina del...

Prossimo

Castellfollit de la Roca, il piccolo villaggio tra i luoghi più fotografati della Spagna

ViViPress – i fatti raccontati in libertà

Supplemento online di Pagine Vibonesi
Direttore Responsabile Maurizio Bonanno
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 76 del 12/02/1993

Edizioni Il Cristallo
e-mail: redazione@vivipress.com

  • Contatti

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
colacchio gif maker

Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews