Svolta nelle indagini della Polizia. Individuati due ragazzi attraverso le telecamere della videosorveglianza. Preoccupa la mancanza di senso civico tra i più giovani
Lo si era ipotizzato già nell’immediatezza dei fatti. Anzi, era sembrato soprattutto un auspicio volendo sperare che nient’altro si nascondesse dietro l’incendio che nel pomeriggio di sabato scorso aveva coinvolto l’edificio in ristrutturazione della scuola media Murmura di Vibo Valentia.
La conferma si è avuta con la svolta nelle indagini che ha stabilito che, dietro all’incendio appiccato ad una baracca adibita a deposito materiale all’interno della scuola vi sia una bravata compiuta da alcuni ragazzi minorenni, che sarebbero stati già identificati dagli agenti della polizia.
Come si diceva, da tempo l’istituto è interessato da alcuni lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico da parte del Comune; lavori che, iniziati lo scorso anno, costringono gli studenti a fare scuola in altri locali. Proprio questo ha evitato ben più gravi conseguenze, sebbene le fiamme alte ed il fumo intenso avessero nell’immediatezza dei fatti preoccupato, costringendo i Vigili del Fuoco ad un intervento massiccio di forze con l’ausilio di due autobotti.
Era stato lo stesso sindaco Maria Limardo, nello stigmatizzare il fatto, a ricordare che essendo la città monitorata da un capillare sistema di videosorveglianza non sarebbe stato difficile capire cosa fosse realmente accaduto ed individuarne i responsabili. Fatto sta che rimane preoccupante questo senso di inciviltà che serpeggia tra i più giovani in città. Qualche tempo fa, un fatto simile era accaduto ad un portone dello storico Palazzo Gagliardi ed anche in quel caso il colpevole, individuato attraverso la videosorveglianza, era stato un minorenne.
Diventa, quindi, inderogabile un’azione seria di sensibilizzazione che coinvolga innanzitutto i ragazzi.