Domani alle 16.00 sarà anche proiettato un videoclip per raccontare il suo “sogno” finalmente realizzato: una clinica a Kampala in Uganda
Un altro appuntamento con il Festival del Genio Femminile di Calabria “La Calabria delle Donne“ è in programma domani pomeriggio alle ore 16.00 in collegamento online sulla pagina facebook dello stesso festival per ricordare la figura di Angelina De Maria, con la proiezione del videoclip “Una storia di amore e umanità. Da Vibo Valentia a Kampala (Uganda), realizzato attraverso la ricerca storica di Daniela Rotino, che sarà anche voce narrante, ed il contributo di Pina La Rocca ed Enzo De Maria, con il montaggio di Alessandro Vinci.
Si ricostruisce la storia di Angelina De Maria nata a San Gregorio d’Ippona il 30 aprile 1906 da Vincenzo De Maria e Raffaella Santoro. La madre era un’insegnante, il padre possedeva una drogheria. Ed a Farlo è proprio Daniela Rotino
Nella vicina Nicastro dove viveva la sorella Vincenzina a cui era legata in modo particolare, conobbe e condivise gli ideali dell’Istituto secolare dell’Opera della Regalità, fondato il 6 gennaio 1929 da padre Agostino Gemelli e dalla beata Armida Barelli, con la quale Angelina mantenne un forte legame di amicizia, nato nel corso dei loro numerosi incontri spirituali che allora si tenevano ad Assisi. Nella Basilica di Assisi, diventò «laica consacrata». La sua spiritualità aveva soprattutto come punto di riferimento il rinnovamento auspicato da San Francesco d’Assisi, tanto da voler fortemente appartenere anche al Terz’Ordine Francescano. Morto il padre, nel 1933, si trasferì con la madre a Vibo Marina. Qui trascorse il resto della sua vita dedicandosi con passione al mondo dei ragazzi e delle donne, al servizio dei bisogni reali della comunità. Insegnante elementare per molte generazioni di ragazzi di Vibo Marina, e riferimento carismatico per molte donne della sua città e del suo comprensorio, per oltre 40 anni la sua scuola rimase punto riferimento assoluto per l’educazione e la formazione di intere generazioni di giovani, che ancora oggi la ricordano con affetto. Nel 1992 si ammalò di un tumore aggressivo al seno che l’obbligò a una vita molto più ritirata. Ma anche nella malattia non fece altro che continuare a preoccuparsi e informarsi delle necessità della gente che le viveva attorno. Presto le sue condizioni di salute si aggravarono, e il 16 aprile 1998 morì circondata dall’affetto della gente e dei ragazzi che erano cresciuti nella sua scuola e nella sua casa.
Nel periodo della malattia, seppe che un suo vecchio amico aveva rinunciato alla carriera universitaria e a quella ospedaliera in Italia, per realizzare un suo vecchio sogno, quello di fare il missionario in Africa ed era finito, non si sa come, in Uganda, a Kampala, dove ogni giorno centinaia di pazienti lo aspettavano davanti alla porta del suo ambulatorio per essere curati e assistiti. Divenne il “sogno di Zia Angelina.
Il 25 novembre 2000 il “sogno” di Angelina prese corpo e vita perché a 16 chilometri a nord-est di Kampala, capitale dell’Uganda, a pochi chilometri dalle rive del lago Vittoria, a un’altitudine di 1189 metri sul livello del mare è stato inaugurato un piccolo poliambulatorio costruito nei pressi del Santuario dei Martiri Ugandesi di Namugongo, con tutto quello che lei aveva messo da parte e destinato a questo progetto.
La clinica è oggi aperta 24 ore al giorno e continua svolgere la sua missione originaria di aiuto e di assistenza ai più bisognosi, affetti da varie patologie, infezioni, Aids, epatiti e meningiti, tifo e febbre gialla, malnutrizione infantile… Sorge in uno splendido parco; la struttura è ben organizzata, con oltre 60 dipendenti, tra personale medico, infermieristico e tecnico; oltre 1000 mq di locali con sala accettazione, primo soccorso medico-chirurgico, visite mediche, degenza e day hospital, vaccinazioni ai bambini, ambulatorio dentistico ed oculistico; c’è anche la farmacia, la diagnostica ecografica ed nuovo laboratorio di analisi cliniche donato nel 2010 da Antonio De Maria, fratello di Angelina; sono oggi in via di ultimazione anche il nuovo reparto materno-infantile, la sala parto,la radiodiagnostica tradizionale, il centro terapia Aids ed epatiti virali. La Clinica, sin dalla sua istituzione, è gestita in modo ammirevole dal Movimento dei Focolari